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Data: 18/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Di Primio: sto con Alfano non si vive del passato. Il sindaco di Chieti: ho comunicato la decisione ai miei consiglieri, nessuna ostilità con chi sceglie diversamente, la maggioranza comunque non è a rischio

CHIETI «Sto con Alfano. Sono più vicino alle sue posizioni. Non mi rappresenta un modello di partito che cerca di rinnovare un passato glorioso, di 20 anni fa, che non c’è più». Il sindaco Umberto Di Primio è tra i fondatori del soggetto politico, nuovo di conio, che fa capo al vice presidente del consiglio dei ministri, il nome è “Nuovo centro destra”. «Francamente non mi piace, lo dovremo cambiare subito. Ndc suona male». Infatti sembra il nome di un antibiotico contro il raffreddore. «Diciamo che è il nome provvisorio, cantiere del nuovo soggetto politico». «Fino a venerdì abbiamo cercato di rimettere a posto i cocci», confessa il sindaco, «ma poi con lo scioglimento del Pdl, non me la sono sentita di firmare per la Nuova Forza Italia. Io non sono mai stato di quel partito». Nato con il Movimento sociale italiano, poi traghettato in An «ho accettato», continua Di Primio, «quando Fini mi disse di passare al Pdl, ben sapendo di non dover rinunciare alle mie posizioni, ma ora no. Ho scelto di dare vita al Nuovo Centro Destra anche perché non tolleravo più i servilismi, l’irresponsabilità di chi ha cercato vigliaccamente la vendetta usando Berlusconi (alla fine con l’avallo di Berlusconi) e di chi ha anteposto interessi personali alla ricerca della unità del Pdl». Il sindaco dice di aver avvertito della decisione in suoi consiglieri, tutti, tranne l’Udc, ha spiegato le sue ragioni e nella settimana che è iniziata li incontrerà di nuovo per capire quali sono le loro intenzioni. Ma, giura Di Primio, non c’è nessun rischio che la maggioranza si spacchi, perché non c’è alcuna ostilità nei confronti di coloro che hanno già fatto o faranno scelte diverse. Il riferimento ai primi è al senatore Fabrizio Di Stefano e all’assessore Mauro Febbo, entrambi come lui ex An, entrambi come lui chietini. Il sindaco si dice rispettoso di tutti e di ogni idea ma con una vena polemica, neanche tanto sottile, tiene a rimarcare che la volontà di sciogliere il Pdl è stata di pochi, senza che su Forza Italia 2 si siano decise strategie politiche, progetti per il futuro. Secondo lei, sindaco, come l’hanno presa i suoi elettori? «Questa mattina (ieri ndr) ho fatto una passeggiata su Corso Marrucino, sono stato fermato da una marea di persone che neanche conosco», aggiunge, «non so se sono operai, professionisti, miei elettori, tutti mi hanno detto che ho fatto bene. É una decisione che ho preso con coscienza, non faccio calcoli su una mia eventuale ricandidatura a sindaco, e non so se ho fatto bene o male. Si vedrà». La sua decisione Di Primio l’ha comunicata a tutti per «sms» ai suoi amici amminitratori locali del defunto Pdl. Qualcuno sembra gli abbia risposto: «Che coraggio che hai».

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