L’AQUILA Ancora disservizi a causa dell’Arpa, l’azienda regionale di trasporto pubblico. Ieri un mezzo bipiano, nella tratta Avezzano-L’Aquila, in partenza dalla Marsica alle 12,40, si è fermato sull’autostrada all’altezza di Tornimparte, lasciando una cinquantina di passeggeri sul ciglio della strada per una mezz’ora circa. I viaggiatori, in gran parte lavoratori pendolari e studenti universitari, infatti, sono scesi dal mezzo intorno alle 13,15 dopo aver sentito un forte odore di bruciato e aver visto dai finestrini abbondante fumo bianco proveniente con ogni probabilità dal motore dell’autobus. Solo alle 13,45 circa un altro mezzo della stessa azienda di trasporto pubblico regionale, proveniente da Roma e diretto all’Aquila, ha fatto salire a bordo i passeggeri rimasti sul ciglio della strada. Molti sono arrivati a destinazione con un grave ritardo rispetto al previsto. Gli studenti hanno dovuto disertare delle lezioni già programmate. Non è il primo episodio del genere. Anche lo scorso mese, infatti, un mezzo dell’Arpa che percorre la stessa tratta è rimasto fermo sull’autostrada. Il 28 ottobre, invece, l’autobus diretto a Roma si è fermato per un guasto. I passeggeri, inoltre, denunciano una lunga serie di disservizi, causati dalla scarsa manutenzione dei mezzi. «Nei giorni di pioggia è facile trovare perdite anche all’interno dei bus», spiegano. «Spesso i climatizzatori non funzionano e sui mezzi si raggiungono temperature molto alte o eccessivamente basse. I sedili vengono puliti raramente e più di uno è perennemente reclinato». Una situazione, quella segnalata dai pendolari, che sembra essersi ulteriormente aggravata soprattutto negli ultimi anni. «Prima del terremoto la manutenzione degli autobus era assolutamente più costante», continuano i pendolari. «Invece nel periodo successivo abbiamo potuto riscontrare che i mezzi sono mal tenuti e si rompono con grande facilità. Chiediamo dunque che l’azienda presti maggiore attenzione rispetto a queste problematiche che riguardano tantissime persone».