«Il Pd abruzzese ha scelto il cambiamento». Così il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, ha commentato ieri l’esito delle votazioni degli iscritti al partito in Abruzzo. «Ha vinto Renzi , con oltre il 48% dei consensi, dietro di lui Cuperlo si è fermato al 37%. Ora inizia la partita vera, quella delle primarie dell'8 dicembre». I dati definitivi danno 3190 voti a Renzi, 2454 a Cuperlo, 546 a Civati (8%) e 393 a Pittella (5%). Camillo D'Alessandro parla di risultato storico anche in Abruzzo: «Come nel resto del Paese, i nostri militanti non hanno seguito le invettive alla D'Alema e hanno aperto la seconda fase dei Democratici in Italia». La campagna delle primarie entra nel vivo anche in Abruzzo. Dopodomani alle ore 18, al Museo Michetti di Francavilla al Mare, incontro con Camillo D'Alessandro, il sindaco della cittadina adriatica Antonio Luciani, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il coordinatore della campagna nazionale di Renzi, Stefano Bonaccina, e il giornalista dell'Espresso Marco Damilano, che presenterà il suo ultimo libro «Chi ha sbagliato più forte». Il giorno dopo, per i cuperliani, l’appuntamento è a Chieti, alla Civitella, con il sottosegretario Giovanni Legnini e Massimo D'Alema. «Massimo rispetto per D'Alema - attacca D'Alessandro - ma l'Abruzzo ha scelto un'altra Puglia, quella di Emiliano. Non voler prendere atto di quanto è accaduto nelle ultime consultazioni, e poi con la vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica, significa volere un partito che continua a perdere o a non vincere».