Due le strade provinciali completamente chiuse: quelle di Pietracamela e di Valle Castellana Si allungano i lavori di ripristino della bretella di accesso alla Teramo-mare a Bellante, riapre il 25
TERAMO L’alluvione della scorsa settimana è costata al territorio teramano almeno 15 milioni di euro. Lo stato di calamità. E’ il conto stilato dalla Provincia, che si accinge a presentare la richiesta per lo stato di calamità. L’assessore provinciale alla viabilità Elicio Romandini rimane scettico sulla possibilità che la richiesta possa portare nuove risorse ma «tentar non nuoce. La Regione Marche l’ha richiesto, ho parlato con l’assessore regionale Giuliante e abbiamo deciso di presentarla». Il conto è semplice: 15 milioni di danni a strade provinciali (12 milioni e 400mila), comunali (la stima è 2 milioni) e i fiumi di competenza della Provincia (quelli di competenza dell’ente sono solo i minori, 500mila euro). «E’ una prima stima, stiamo approfondendo, i tecnici sono ancora impegnati nelle strade da riaprire», annuncia Romandini. Le due criticità. A parte cedimenti parziali in alcune arterie, sono due le strade completamente chiuse, la Sp 49 di Valle Castellana e la Sp 43 di Pietracamela. Quest’ultima oggi sarà liberata dall’ultimo masso e dal terriccio rimanente. Ma rimarrà comunque chiusa e quindi Pietracamela e i Prati restano praticamente isolati Anche la Sp 49 è stata liberata, ma resta chiusa. «Aspettiamo la perturbazione in arrivo: se non pioverà, a fine settimana faremo un sopralluogo e se la terra si sarà asciugata potremo riaprirle», spiega Romandini, «è per la sicurezza dei cittadini». Valle Castellana. Il sindaco di Valle Castellana, Vincenzo Esposito, ha chiesto un incontro in prefettura: si terrà oggi alle 11. «I danni per l’alluvione del 2011 ammontavano a 600mila euro, ma visto che abbiamo potuto fare sono un intervento tampone la frana si è aggravata e ora ci vuole un milione e mezzo», spiega Romandini, «d’altronde allora avemmo 130 milioni di danni, 33 milioni ci furono promessi, ne sono arrivati solo 5». Intanto, esasperati , i cittadini di Valle Castellana si sono riuniti in un comitato. Si chiama "Comitato cittadino per il diritto alla viabilità a Valle Castellana" e ha lo scopo di promuovere iniziative per sensibilizzare gli enti e i media sulle calamità ambientali che hanno colpito l’intero territorio a seguito delle alluvioni del marzo 2011 e di novembre 2013. Problemi legati alla viabilità sono segnalati, inoltre, anche nella frazione Basto, rimasta isolata: «La prima pioggia d'autunno», scrive un cittadino, «grazie all'incuria e al disinteresse di chi di dovere, sta facendo crollare anche la piccola parte transitabile che era rimasta della provinciale. Molti di noi non possono arrivare a casa». Teramo-mare. L`Anas comunica che è stata prorogata la chiusura al traffico fino alla mezzanotte di lunedì 25 della bretella della Teramo-mare allo svincolo di Bellante, per i lavori sul viadotto parzialmente crollato durante l’alluvione.