ROMA «Potremo pensare che i lavori» per la Torino Lione «potrebbero iniziare alla fine del 2014 o all'inizio del 2015». Così? il presidente della Francia, Francois Hollande, al termine del vertice intergovernativo Italia-Francia. Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio italiano, Letta: «Naturalmente abbiamo parlato del tema della continuazione della Tav, ma anche di un’altra importante infrastruttura, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza», un progetto teso «a rendere ancora più osmotici i nostri due Paesi». Il vertice italo-francese conferma l’intesa sulle grandi infrastrutture, ma ieri a Roma è stata una giornata di tensione e scontri. I no-Tav avevano annunciato l’assedio e assedio è stato. Tensione alta per qualche ora nel centro di Roma mentre era in corso, in una villa Madama super blindata, il vertice tra il premier Enrico Letta e il presidente francese Francois Hollande. Scontri, cariche, lancio di petardi e bombe carta e blitz davanti alla sede nazionale a una sezione del Pd e del Cipe. Un nutrito gruppo di manifestanti, tra i quali no-Tav ed appartenenti ai movimenti per la casa, a volto coperto, ha tentato di forzare più volte il cordone delle forze dell’ordine schierato in via dei Giubbonari e Campo dè Fiori, nel cuore della Capitale. Poi, dopo lanci di bottiglie e sanpietrini, cariche e scontri, la rabbia dei no-Tav si è scagliata contro una sezione storica del Pd, fatta bersaglio di vandalismi e insulti ai militanti apostrofati come “fascisti”. Il film della guerriglia inizia quando alcuni manifestanti tentano di entrare nella sede nazionale del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte, protestando contro il voto a favore della fiducia per il ministro Cancellieri. Poi nella storica sezione dei democratici di via dei Giubbonari dove i militanti hanno vissuto momenti di paura. Azioni che il segretario del Pd, Guglielmo Epifani ha definito «intollerabili da parte di estremisti, che non intimidiscono il Pd né sono in grado di condizionare le sue scelte». Blitz con petardi anche nella sede del Cipe in via della Mercede. Gli antagonisti hanno lanciato anche bottiglie e sono stati dispersi dalle forze dell’ordine. Ma è proprio davanti la sede del Pd di via dei Giubbonari che si è svolta la vera battaglia urbana. Alcuni no-Tav si sono staccati dal sit in ed hanno divelto i tazebao della storica sede, aperta nel ’46 nei locali della ex Casa del Fascio, usandoli come bastoni, imbrattando la targa esterna. Dentro la sezione sei militanti barricati. Intanto a Campo dè Fiori procedeva il sit in ad alta tensione: attorno alla statua di Giordano Bruno, si sono radunati un migliaio di manifestanti, alcuni dei quali hanno esibito le maschere di Anonymous. Ed è nella piazza, presidiata dagli agenti, che la tensione si è fatta più concreta. Una protesta a tratti violenta capeggiata da un storico anarchico di Roma paraplegico. L'uomo si è mosso sulla sua carrozzina tra antagonisti e il cordone delle forze dell'ordine capeggiando i blitz e anteponendosi alle cariche.