Dall'incontro in Prefettura tra Regione, Comune e sindacalisti un documento che sarà discusso in mattinata con gli autisti. Nel frattempo, lo sciopero non cessa. In corteo anche Beppe Grillo: "Sfilo con voi, nessuno si deve arrogare il diritto vendere i beni pubblici ai privati". Bersani: "E' una miccia che può esplodere". La Procura: "Interruzione di servizio". Anche l'Autorità garante chiede informazioni
Dopo circa otto ore di serrate trattative, è stata firmata la bozza di accordo sulla vertenza che ha portato a quattro giorni consecutivi di sciopero del trasporto pubblico locale a Genova. La bozza verrà portata in assemblea e dovrà essere votata dai lavoratori che, per ora, hanno comunque confermato lo stop, per il quinto giorno consecutivo, dei bus del trasporto pubblico locale. L'intesa, che è stata sottoscritta da Comune di Genova, Regione Liguria, azienda di trasporto pubblico Amt e organizzazioni sindacali, sarà votata stamani dall'assemblea dei lavoratori.
Se sarà approvata, dal pomeriggio i mezzi pubblici torneranno a circolare. Alle 12:30 a Palazzo Tursi il sindaco di Genova, Marco Doria, ha convocato una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'accordo.
La conferma viene anche da Andrea Gamba, sindacalista della Cgil, uscendo dalla prefettura dove la Regione e il Comune, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno stilano un'ipotesi di accordo per sbloccare la vertenza di Amt, partecipata comunale che si occupa di trasporto pubblico. In mattina è prevista un'assemblea dei lavoratori alle 10 che valuterà l'esito della trattativa, ha spiegato il dirigente sindacale.
Sembra che la Regione, attraverso la finanziaria Filse, metterà a disposizione fondi europei per l'acquisto di un congruo numero di nuovi bus in quattro anni. E ciò permetterebbe di alleggerire il "rosso" del bilancio almeno di quattro milioni.
L'ipotesi d'accordo prevede di reperire altri quattro milioni di euro attraverso un nuovo subappalto esterno del servizio per linee collinari (che corrisponderebbe ad un recupero di 2 milioni), da risparmi, da assorbimento degli straordinari e dall'aumento dei controlli sull'evasione tariffaria.
"La riorganizzazione del lavoro - ha detto un sindacalista uscito dalla Prefettura per informare la folla di manifestanti - comunque non toccherà né i posti di lavoro né gli stipendi".
Doria: "Salviamo i beni pubblici" - Il sindaco ripete che "il Comune di Genova non vuole privatizzare l'Amt". Lo ha ripete ancora una volta il sindaco di Genova, Marco Doria, tendendo la mano ai sindacati nella trattativa per fermare lo sciopero del trasporto pubblico giunto al quarto giorno. "L'azienda deve avere i conti in equilibrio, non può fallire, abbiamo il dovere di salvarla", ha precisato Doria. "Vivo questa situazione - ha aggiunto il primo cittadino, eletto con l'appoggio di una coalizione di centrosinistra - con grande senso di responsabilità e grande impegno. Sono stato coerente con le mie idee, si devono salvare i beni pubblici. Il Comune - ha detto ancora il sindaco - è disponibile a trattare sugli 8 milioni di euro che mancano per garantire la salvezza di Amt. Ma dobbiamo sederci al tavolo e discuterne a 360 gradi. Nessuno può chiamarsi fuori". E ha aggiunto: "Con il contributo nostro e dei lavoratori sono stati salvati dei posti di lavoro nel 2013".
Il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, incontra i tranvieri genovesi in corteo nel quarto giorno di sciopero contro la privatizzazione dell'azienda di trasporti Amt
Grillo in corteo - Ma la protesta continua. "La vostra lotta è un segnale importante, sfilo con voi", dice Beppe Grillo incontrando i tranvieri genovesi in corteo, e afferma: "Le autostrade, il gas, trasporti, l'acqua, sono un bene pubblico nessuno deve arrogarsi il diritto di venderli ai privati. Qui a Genova si è ceduta una piazza per 90 anni per farne un parcheggio: e queste cose le decidono persone che nel loro programma non hanno mai detto che volevano privatizzare". E' un attacco al sindaco di Genova Marco Doria.
"E' una battaglia epocale" - Grillo percorre via Roma in discesa verso piazza De Ferrari sul fondo del corteo, mentre una parte dei manifestanti mostra insofferenza "Via la politica, avevamo detto". Altri manifestanti, invece, lo applaudono e gli chiedono di farsi portavoce della battaglia dei tranvieri genovesi. "Questa è una battaglia epocale che deve partire da Genova e coinvolgere tutta l'Italia", aggiunge Grillo.
Bersani: "E' una miccia che può esplodere" - Sulla vertenza Amt, interviene anche Pier Luigi Bersani. "C'è in giro rabbia, disagio, una specie di rassegnazione rabbiosa, perchè la situazione è certamente molto difficile. Quando si innesca una miccia la protesta può esplodere". L'ex segretario del Pd arriva a Genova per parlare di lavoro nel primo dei tre incontri tematici che avvicinano la visita di Gianni Cuperlo, sfidante per la segreteria Pd. "Mi sembrerebbe giusto e opportuno - spiega Bersani - che cessasse questo disagio dei cittadini e ci si mettesse attorno ad un tavolo per raggiungere una soluzione. D'altronde non sono io a dare ricette a Genova: è il sindaco che deciderà. Il fatto di essere pubblica non mette un'azienda a riparo dal fallimento e un privato - continua Bersani - non può trasformare acqua in vino. Ma è mia convinzione che un tavolo nazionale sui trasporti sia più che auspicabile".
Bagnasco: "Senza lavoro non c'è diginità" - Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, invita ad "una fattiva riflessione i responsabili, sia locali che nazionali, perché il lavoro di tantissime famiglie non vada in fumo, perché sappiamo che senza lavoro non c'é dignità. Lo ricordava il Santo Padre in Sardegna, e io aggiungo: anche senza casa non c'é dignità perché la famiglia, il lavoro e la casa sono intimamente connesse".
La Procura e il Garante - Intanto dalla Procura della Repubblica di Genova si apprende che è stato aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per interruzione di pubblico servizio. E l'autorità di garanzia sugli scioperi ha scritto ad Amt per chiedere informazioni urgenti sullo sciopero che dura ormai da quattro giorni: se ne discuterà nella seduta di lunedi 25.
L'assemblea alla Sala Chiamata
"Ci tasseremo per pagarvi le multe"
Protesta nazionale - E' la quarta, durissima giornata per i cittadini genovesi, mentre lo sciopero ad oltranza dei dipendenti Amt continua dopo che ieri pomeriggio si è bruscamente interrotto il tavolo tecnico di trattativa. Ora la vicenda assume un carattere nazionale: potrebbe spostarsi a Roma, forse già lunedì prossimo, la protesta dei lavoratori del trasporto pubblico locale.
Solidarietà degli autisti di Roma - l livello si alza, "perché a Genova non è in atto soltanto uno sciopero contro la privatizzazione dell'Amt, ma è diventato l'ultimo baluardo dei bisogni della gente, che capisce il disagio e non ci condanna, tanto che sui social network sono arrivati 16mila messaggi di solidarietà". L'intervento dell'autista scatena la "standing ovation" dei circa duemila (o forse più) dipendenti dell'Amt, in una sala Chiamata gremita oltre l'inverosimile. Sono arrivati a Genova anche delegati del'Atac di Roma, delle Ferrovie dello Stato, dell'Atp, il trasporto provinciale, anch'esso sul'orlo del fallimento.
L'assemblea alla Chiamata - Un'ora e mezza dopo, l'assemblea ha deciso di tornare in strada, ad occupare piazza De Ferrari. "Fin sotto le finestre di Claudio Burlando, il mandante della svendita del trasporto pubblico locale - ripete Mauro Nolaschi, della Faisa-Cisal -: proprio lui, da ministro, nel '97 iniziò la privatizzazione".
"La questione Amt è una questione nazionale" - "Qui c'è l'assassino del trasporto pubblico - ha detto Andrea Gamba (Cgil) - ma bisogna andare a trovare il mandante. E' necessario andare a Roma, con delegazioni da tutta Italia, perché sono lì i colpevoli di questa situazione". "La questione di Genova - ha detto Danilo Caruso, della Filt/Cgil Roma-Lazio - è una questione nazionale. I lavoratori sono vittime come i cittadini".
A piedi, in bici, moto e auto
Così Genova risponde al blocco
"I cittadini dalla nostra parte" - Rivolgendosi ai lavoratori genovesi ha aggiunto: "Da Roma siamo orgogliosi di voi e vogliamo portare avanti la proposta di far pagare a tutti i ferrotranvieri italiani le multe derivanti dalla precettazione". Messaggi di solidarietà sono arrivati ai lavoratori in sciopero anche da Livorno e da altre città italiane. "Abbiamo i cittadini dalla nostra parte - ha detto Antonio Vella - non solo a Genova ma in tutta Italia. Ora dobbiamo evitare pericolose infiltrazioni e atti vandalici. Per noi non ci sono colori, siamo solo tranvieri"
Il governo convoca -Incontro martedì prossimo tra governo, comuni, regioni e sindacati sull'emergenza del trasporto pubblico locale. A convocarlo il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Erasmo D'Angelis, con delega al settore del trasporto pubblico locale. "Come abbiamo chiarito ieri alla conferenza straordinaria con Comuni e Regioni, il Governo - dichiara D'Angelis - ha posto al centro delle priorità il trasporto pubblico locale, una delle emergenze nazionali sottovalutate fino ad oggi che impatta negativamente sulla vita dei cittadini e delle città in un momento in cui aumenta la domanda di trasporto pubblico".
La città a piedi - Con il blocco totale del trasporto pubblico genovese , bus, metropolitana, funicolari, ascensori e navebus, si sono formate lunghe code nelle prime ore del mattino, soprattutto dalla Valbisagno, che non è servita dalla linea ferroviaria ma ora la situazione, anche per l'assenza di pioggia che ha convinto tutti i motociclisti a uscire con i loro mezzi, la situazione non presenta troppi problemi.
Caos parcheggi gratuiti - Sta però scoppiando un caso sui parcheggi: un'ordinanza del Comune, firmata due giorni fa, ha infatti disposto lo spegnimento delle telecamere sulle corsie gialle e il permesso di parcheggiare in tutta la Blu Area: tranne, però, le isole azzurre.