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Data: 23/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Corso Vittorio. Il Tar blocca i lavori già finiti dal Comune

Accolto il ricorso di Confcommercio, bloccate le opere necessarie alla pedonalizzazione. Fiorilli fa ricorso

PESCARA I lavori per la realizzazione della rotatoria nelle aree di risulta e per l’adeguamento della strada parallela a corso Vittorio Emanuele sono terminati. Ma il Tar ha accolto il ricorso della Confcommercio disponendo così la sospensiva di quelle opere propedeutiche alla pedonalizzazione di una delle arterie fondamentali di Pescara. Gli interventi sarebbero stati effettuati dal Comune in deroga al Prg, approvati con una delibera di giunta senza passare per un più approfondito esame in consiglio. È per questa ragione che il collegio composto dal presidente Michele Eliantonio e dai consiglieri Dino Nazzaro e Massimiliano Balloriani, riunito giovedì in camera di consiglio, ha sposato la linea sostenuta dall’associazione dei commercianti e spalleggiata anche dalla minoranza che si era battuta in aula. In attesa della nuova udienza, programmata il 20 marzo prossimo, l’assessore alla riqualificazione urbana Berardino Fiorilli annuncia di essersi messo immediatamente al lavoro, con l’ufficio legale del Comune, per presentare ricorso al Consiglio di Stato. Le opere fin qui realizzate non saranno smantellate: si aspetta la sentenza nel merito che deve essere disposta dal Tar e, ancor prima, un provvedimento di sospensione «in audita altera partes». «Questo è un tentativo di suicidio commerciale», ha sbottato Fiorilli a caldo, «il tribunale non ha bloccato la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, opere regolarmente appaltate e che partiranno senza alcun problema, ma ha bloccato un intervento nevralgico per assorbire una parte del traffico. I lavori alla bretella sono terminati: non si tratta di opere impattanti, ma di una rotatoria costruita con cordoli in gomma gialla fissati a terra, realizzata attraverso un sistema smontabile. Quindi non capisco dove sono questi interventi urbanistici in deroga al Prg». La Confcommercio contesta l’appalto della rotatoria costruita alla fine di via Teramo e all’incrocio con via Ferrari, via De Gasperi e le aree di risulta, che ha creato anche un appesantimento del traffico. I lavori sono iniziati in contemporanea con la presentazione del ricorso, ufficialmente «per non incorrere in un contenzioso con la ditta aggiudicataria» e sono terminati in poco più di una settimana. «Avremmo preferito il confronto allo scontro», ha detto il presidente della Confcommercio Ezio Ardizzi, «ma vista la situazione è un primo passo importante per evitare una scelta scellerata per la città. Speriamo che la sospensiva induca qualcuno a una riflessione approfondita su un’idea progettuale che avrebbe il sicuro effetto di peggiorare la viabilità cittadina e di affondare le attività economiche di corso Vittorio e zone limitrofe». «Nessun confronto», la risposta di Fiorilli, «la pedonalizzazione non si ferma. L’ufficio mobilità ha già avviato l’esame delle possibili alternative e a questo punto non escludo di realizzare subito la strada già prevista nel piano regolatore generale e nel piano urbano del traffico redatto dal Pd. Si tratta di una strada sulle aree di risulta, più distante da corso Vittorio Emanuele, a ridosso della stazione ferroviaria e dove adesso viaggiano gli autobus». Gongolano per la vittoria del ricorso i consiglieri comunali del Pd Moreno Di Pietrantonio ed Enzo Del Vecchio: «Ha avuto ragione la perseveranza e la linea tenuta dalla Confcommercio che non ha mai abbandonato i propri associati fino a proporre ricorso al Tar contro quella sciagurata iniziativa ritenuta inopportuna nei tempi e nei modi in cui era stata messa in atto. Una linea su cui il Pd aveva dato battaglia ma che, nonostante i molteplici documenti votati dall’assise comunale, l’amministrazione aveva sempre osteggiato».

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