PESCARA. Il Tar di Pescara ha respinto ieri la richiesta di annullamento del provvedimento di via libera ai lavori disposto lo scorso settembre dal comitato regionale di Valutazione dell’impatto ambientale.
A presentare il ricorso erano stati il Wwf, l’associazione Carrozzine determinate e alcuni residenti della zona che contestavano la tardiva procedura di screening di Via da parte della Gtm.
Nel ricorso si chiedeva l’annullamento del giudizio dell'11 settembre 2013 emesso da Comitato Via nel quale si era espresso parere favorevole alla non demolizione delle opere realizzate per la funzionalità della filovia. Insomma sui lavori dell’opera ora pare non ci siano più ostacoli, oltre ad un ricorso alla Corte dei Conti a firma sempre di ambientalisti e residenti.
Subito dopo il via libera di settembre era arrivata al Comune di Pescara, Regione e Gtm anche una diffida del Partito Democratico con la quale si chiedeva formalmente di «riflettere» prima di far ripartire i lavori. In realtà i lavori sono subito ripartiti e dovrebbe mancare poco alla conclusione, quattro, cinque mesi al massimo. La Gtm ha comunque dovuto verificare l’attuazione delle prescrizioni imposte dal comitato, come l’incremento delle piantumazioni e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sarà necessario anche completare le procedure per il collaudo dei filobus, già oggi collaudati per 114 unità a bordo, estensibili sino a 149 passeggeri acquisendo le certificazioni europee già eseguite e approvate in Olanda per lo stesso mezzo che opererà a Pescara.
Intanto nelle ultime ore il consigliere comunale del Pd, Antonio Blasioli, ha scoperto che il Comune di Pescara non conosce l’esito dei carotaggi effettuati sul manto stradale per verificare la tenuta dell’asfalto con il passaggio del filobus.
I dati sono in possesso della Balfour Beatty che ha però detto di non poterli divulgare per un accordo di riservatezza stabilito con la Gtm