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Data: 26/11/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Linee ferroviarie depredate di continuo dai ladri di «oro rosso»

PESCARA Ventisette furti di rame nei primi dieci mesi dell’anno. Le tratte ferroviarie abruzzesi sono assediate dai ladri, che si appostano lungo i tracciati della regione, alla ricerca dell’«oro rosso». Gli autori dei colpi sarebbero quasi sempre immigrati dell’Est Europa, che operano al servizio della criminalità organizzata: rubano il materiale lungo le linee ferroviarie, ma anche nei depositi, nei cantieri e nelle gallerie. Azioni molto pericolose, che fruttano ai ladri di rame pochi euro al chilo, mentre la rete dei ricettatori accresce a dismisura i propri profitti. Appena una decina di giorni addietro, nella Marsica, è stata sgominata una presunta banda, formata quasi esclusivamente da italiani e accusata di rapine e furti nelle abitazioni. Tra la refurtiva sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rame.

La corsa all’«oro rosso», però, non è un’esclusiva abruzzese e a livello nazionale, nei primi sei mesi dell’anno in corso, ha prodotto 11 mila furti e 1.631 arresti. Il trend segna una crescita preoccupante rispetto allo stesso periodo del 2012: +12% i furti e +37% gli arresti. I danni economici sono ingenti, considerando che lo scorso anno, lungo lo Stivale, sono stati trafugati quasi 650 mila chili di rame, per un valore di circa 31 milioni di euro. Cifre alle quali occorre sommare i costi relativi agli interventi necessari per procedere al ripristino della circolazione, pari ad oltre 12 milioni di euro. E al danno si aggiunge la beffa, che si traduce nei notevoli disagi per gli utenti, costretti a fare i conti con i ritardi dei treni, bloccati lungo i tracciati danneggiati. Nella regione sono stati compiuti più della metà dei furti di rame commessi all’interno della macroarea formata da Abruzzo, Marche ed Umbria: il danno complessivo ammonta a 120 mila euro, per oltre 8 mila chili di rame rubato. Per arginare un fenomeno che rischia di finire fuori controllo, lo scorso anno è stato istituito un apposito osservatorio nazionale, che ha il compito di elaborare strategie per la prevenzione e il contrasto dei furti. L’organismo è composto da esponenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Agenzia delle Dogane, Ferrovie dello Stato, Enel, Telecom Italia e Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche. L’osservatorio nazionale ha creato una banca dati, nella quale rientra l’intera casistica dei furti di rame, compresi i colpi ai danni della popolazione e delle aziende di altri settori. La task force sta iniziando a produrre i primi risultati, come confermano i dati relativi agli ultimi mesi dell’anno, che evidenziano una lieve diminuzione dei furti. I numeri, però, sono ancora elevati e c’è ancora molto lavoro da fare per ripristinare la sicurezza lungo i tracciati ferroviari.

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