Governo e maggioranza hanno raggiunto l'intesa sulla nuova tassazione degli immobili. Al posto della Trise arriva la Iuc, Imposta unica comunale. Per garantire i tempi di approvazione, verrà posta la fiducia, ma il voto sarà sul testo che uscirà dalla Commissione bilancio del Senato. Necessario verificare "il rapporto fiduciario tra governo e maggioranza". Legnini: "Voto già domani". La questione degli Stadi rinviata alla Camera. Ritirato l'emendamento sulle pensioni d'oro. Accordo sulla rottamazione delle cartelle esattoriali
MILANO - Governo e maggioranza hanno raggiunto l'intesa sulla nuova tassazione degli immobili. Al posto della Trise arriva la Iuc, Imposta unica comunale, dalla quale sarà esentata la prima casa per la parte immobiliare, fatta eccezione per gli immobili di lusso (La scheda). Lo prevede l'emendamento dei relatori al Ddl stabilità presentato uin commissione bilancio al Senato. Inoltre arrivano 500 milioni in più per i comuni, che saranno però vincolati per le detrazioni alle famiglie, facendo così salire le risorse totali per i comuni a 1,5 miliardi. 'Si tratta - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza, Giovanni Legnini - di una ristrutturazione della fiscalita' immobiliare locale che viene distinta in tre componenti: quella patrimoniale (ex Imu) dalla quale sarà esentata la prima casa, l'imposta sui servizi (Tasi) e l'imposta sui rifiuti (Tari). Ora - ha detto Legnini - abbiamo la certezza che si pagherà meno del 2012 e le famiglie proprietarie di prima casa con figli usufruiranno di detrazioni estese".
E ancora. Interessi zero per la rottamazione delle vecchie cartelle di Equitalia, ma i contribuenti dovranno comunque pagare il 100% dell'importo delle sanzioni. Sulla sdemanializzazione delle aree prossime alle spiagge arriva una delega regolamentare che si occuperà di rivedere
le concessioni d'intesa con la Ue e di definire il passaggio alle Regioni.
Sul punto degli stadi, il sottosegretario Legnini ha precisato che "la questione stadi sarà affrontata alla Camera". Novità emergono inoltre sul tema delle pensioni, dove salta la rivalutazione piena dei trattamenti fino a quattro volte il trattamento minimo Inps. E' stato infatti ritirato l'emendamento dei relatori, come ha confermato il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini. La proposta prevedeva inoltre il prelievo di solidarietà sulle pensioni d'oro già a quota 90mila euro l'anno (con il 5%) che saliva fino al 15% per gli importi oltre i 190mila euro annui.
Per garantire i tempi della legge il governo prenderà le vie brevi. "Sulla Legge di Stabilità porremo la questione di fiducia". Lo dichiara il ministro per i Rapporti con il parlamento e per il Coordinamento dell'attività di Governo, Dario Franceschini. "Rispetteremo totalmente il lavoro del Parlamento ponendola sul testo che la Commissione bilancio sta ultimando. La fiducia è però necessaria non soltanto per garantire i tempi di approvazione ma anche per verificare politicamente, con chiarezza e senza ambiguità, nel luogo proprio e sull'atto piu importante, il rapporto fiduciario tra governo e maggioranza parlamentare". Di fatto, si tratterà del primo test per il centrodestra reduce dal divorzio di Alfano e Berlusconi: una conta vera a propria in Aula dei lealisti al governo Letta e di chi invece resta sulla linea del ri-fondatore di Forza Italia, i cui toni verso il governo - e il Quirinale - si sono sempre più inaspriti.
Secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, il voto di fiducia potrebbe arrivare già domani. "Il governo è convinto che la Commissione Bilancio del Senato possa chiudere nella notte" i lavori sul ddl, consentendo all'esecutivo di andare in aula, "porre la fiducia domani mattina e andare al voto domani sera" al Senato.
Proprio il tema delle tempistiche risulta a questo punto centrale, con un allungamento delle scadenze per l'esame del disegno di legge da parte dell'aula del Senato. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha in calendario i lavori per la giornata di oggi, lunedì 25 novembre, con l'obiettivo di chiudere entro metà giornata. Tuttavia i margini temporali sono strettissimi e si profila un nuovo slittamento dell'approdo in Aula. Alla Conferenza dei capigruppo del primo pomeriggio è affidata la stesura di un nuovo calendario dei lavori. Si avvicina così pericolosamente anche la data di mercoledì 27 novembre, quando è fissato il voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi; una scadenza che negli ultimi tempi aveva fatto ritenere sempre più probabile il ricorso al voto di fiducia, effettivamente confermato da Franceschini.
Di riflesso alla decisione di porre la fiducia, slitta il Consiglio dei Ministri in agenda domani. Un rinvio che pospone ancora il tema della copertura della secoda rata dell'Imu, già rimandato la scorsa settimana; nel decreto ad hoc sul tavolo dell'esecutivo, ancora da approvare, c'è anche la rivalutazione delle quote di Bankitalia detenute dagli istituti di credito. Domattina, intanto, Cgil, Cisl e Uil si riuniranno negli esecutivi unitari per fare una valutazione sulle mobilitazioni di settimana scorsa contro la Manovra: si dicono pronti a rilanciare l'iniziativa contro la Stabilità e a decidere nuove iniziative a sostegno dei cambiamenti chiesti.