Tagli pesantissimi al sociale e alla cultura nel bilancio di previsione 2013 che il Consiglio comunale inizia a discutere domani. Il Pd è andato a spulciare nei conti dell'Amministrazione in carica e ha scoperto che, nel complesso, la scure incide per un milione 884mila 900 euro con tagli lineari alla cultura (572mila), al sociale (575mila) e alla manutenzione ordinaria (564mila) e in msura minore al turismo (173mila). Di contro aumentano di 902mila euro le spese totali per le indennità della Giunta e di fine mandato del sindaco, dello staff e del personale di supporto e delle consulenze legali esterne; il «malloppo delle uscite è dovuto ai 580mila euro del fondo per le società partecipate (leggi Pescara Parcheggi). Il Partito democratico, dal capogruppo Moreno Di Pietrantonio ai consiglieri Camillo D'Angelo ed Enzo Del Vecchio, promette battaglia in aula per costringere la maggioranza a mettere maggiori risorse nei settori più penalizzati. Spulciando fra le singole voci, si scopre che nella cultura sono state azzerate sette voci su tredici, tanto che la consigliera Pd Paola Marchegiani invita l'assessore Giovanna Porcaro «a dimettersi e a rinunciare allo stipendio se non riesce a fare nulla per il suo settore». Clamoroso il caso del Flaiano Cinema, passato da 90mila euro a 0! Ma sono stati «colpite» duramente anche istituzioni come la Fondazione Genti d'Abruzzo (da 198mila a 106mila euro), la Fondazione Paparella (da 155mila a 54mila) e l'Ente manifestazioni pescaresi (da 187mila a 100mila). Fra i capitoli azzerati spiccano anche quelli relativi alla Società del teatro e della musica (erano 24mila euro) e altre due creature di Edoardo Tiboni ovvero il centro nazionale studi dannunziani (15mila) e l'istituto multimediale scrittura e immagine (15mila). A Tiboni, in pratica, è stato tolto tutto tranne il contributo per il premio internazionale Ennio Flaiano, che però è ancora da quantificare. Inoltre, i tagli colpiscono anche il Museo Vittoria Colonna (da 35mila a 20mila) e persino il festival dannunziano (da 120mila a 75mila) sul quale il sindaco Mascia ha investito tutta la politica culturale della sua Amministrazione. Se la cultura piange, il sociale non ride, basta scorrere la lista per capire come i capitoli azzerati siano 15 su 21! E fra essi ve ne sono di dolorissimi a cominciare dal Banco alimentare (erano 50mila euro), le famiglie disagiate (125mila), e una drastica riduzione alla mensa di San Francesco (da 35mila a 25mila); azzerati pure i contributi alle cooperative autogestite per ex pazienti psichiatrici (era 15mila euro), Agbe (10mila), On the road (20mila), Diversuguali (17mila), Anffas (10mila) e Laad (20mila). Non azzerati, ma quasi, altri capitoli che pure negli anni scorsi hanno lavorato proficuamente sul territorio: le spese per le politiche giovanili, settore che in Vincenzo D'Incecco del Pdl il consigliere delegato, passa da 64mila a 7mila euro, gli interventi per contrastare il disagio giovanile da 15mila a mille euro e quelli a favore di persone a rischio di esclusione sociale da 40mila a 26mila euro.