La manifestazione di oggi «è solo l’inizio». Questa sera in diretta a “Porta a Porta” Il timore di un possibile arresto. Il Pd: punto di rottura con il sistema democratico
ROMA «Speriamo che tutto vada bene altrimenti mi verrete a trovare a San Vittore, i pm di Milano e Napoli fanno a gara per agguantarmi». Silvio Berlusconi, davanti ai gruppi parlamentari di Forza Italia riuniti per decidere l’uscita dalla maggioranza dà corpo alla sua paura: essere arrestato ora che, da stasera, salvo sorprese, non avrà più l’immunità parlamentare. A 24 ore dal giorno del giudizio il Cavaliere passa alle minacce. E agita lo spettro della piazza. La manifestazione di domani (oggi, ndr) è solo l’inizio» dice ai suoi confermando che per quanto lo riguarda lui è pronto a riprendere il ruolo di capo dell’opposizione con un’offensiva mediatica che lo porterà nei prossimi giorni a occupare ogni spazio disponibile sulle sue tv e dovunque sarà possibile. Stasera, dopo aver arringato dal palco allestito davanti a palazzo Grazioli, i suoi sostenitori alle 21,10 sarà in diretta da Bruno Vespa, in onda in prima serata eccezionalmente per lui, per commentare in diretta il voto del Senato sulla sua decadenza. E lo show si annuncia burrascoso visto l’umore dell’ex premier che non ha alcuna intenzione di ascoltare i consigli del suo medico di fiducia, il dottor Zangrillo, che gli ha consigliato di riposarsi e possibilmente di non seguire neanche la tv la diretta dal Senato sulla decadenza. Scartata l’ipotesi di un suo intervento in aula, soprattutto nel timore di essere oggetto di scherno da parte dei grillini, invece il Cavaliere tornerà capopolo. L’idea di convocare la piazza davanti alla sua residenza è stata sua. Il ricordo delle monetine lanciate a Bettino Craxi sembra sia una delle immagini indelebili nella sua memoria. L’autorizzazione delle forze dell’ordine è circoscritta a via del Plebiscito dove si trova la residenza romana dell’ex premier. Ma non sono esclusi tentativi di incursione dei manifestanti davanti al palazzi della politica. Ieri è nuovamente circolata anche la voce che saranno i parlamentari forzisti a uscire da Senato e Camera per raggiungere il sit-in . L’avvertimento lanciato da Berlusconi su quello che sarà «solo l’inizio», preoccupa soprattutto il Pd. «Stiamo assistendo a una escalation con toni sempre più violenti da parte di Berlusconi», avverte Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd. «Evocare la piazza contro una sentenza emessa da un tribunale rappresenta un punto di rottura con la storia della Repubblica e con il nostro sistema democratico», aggiunge Leva. «Berlusconi ha inziato la campagna elettorale, occhio, guai a quelli che pensano di aver già vinto perché porta una sfiga pazzesca» scrive Matteo Renzi commentando su Twitter la vicenda della decadenza del leader di Forza Italia. La giornata della vigilia del resto è stata fitta di impegni per il Cavaliere intervistato di prima mattina da Maurizio Belpietro su Canale 5, poi da Studio Aperto. «Io sono assolutamente innocente, sto subendo un tentativo di eliminazione politica, siamo una democrazia dimezzata che viola il significato ultimo di quello che è uno stato di diritto, è una ferita mortale alla nostra democrazia. Berlusconi è un leader che da 20 anni segna la storia democratica del nostro paese» dice parlando in terza persona. «Teme l’arresto?» gli chiede il direttore di Libero. «Non saprei, certo è che nei miei confronti c’è un odio totale da parte della magistratura che ha impiantato 57 processi contro di me», risponde il Cavaliere negando di aver chiesto «salvacondotti». Berlusconi rinnova il suo appello ai parlamentari di M5S e Pd a fermarsi, a non votare per estrometterlo dal Senato perché la sentenza su Mediaset è frutto di «un processo farsa». «Io non lascerò la politica, continuerò a difendere la democrazia», avverte. «Io ho lavorato bene per il mio Paese come imprenditore e poi come uomo di stato e sono italiano al 100 per 100: sono sceso in campo nel ’94 per ridare al mio Paese un destino liberale contro una deriva giustizialista e la sinistra al potere» spiega. Poi ai parlamentari ripete: «malgrado l’età so di essere ancora indispensabile».