PESCOPENNATARO Bloccati per due ore e mezzo sulla strada tra Agnone e Pescopennataro senza ricevere soccorso e al freddo. Protagonisti della brutta avventura, diversi studenti tra i quali anche bimbi di pochi anni di Pescopennataro. Come ogni giorno, a bordo del pulmino stavano tornando a casa da scuola, ma a causa della neve che ha paralizzato l'intero alto Molise sono rimasti bloccati sulla carreggiata. Con il bus fermo in mezzo ai metri di coltre bianca, la conducente ha dovuto attendere parecchio prima di essere raggiunta e soccorsa nonostante il piccolo mezzo fosse pieno di bambini. La lunga disavventura ha mandato su tutte le furie l'autista. La vicenda non è passata inosservata ed è stata ieri al centro di non poche polemiche sia ad Agnone che a Pescopennataro sui soccorsi e sulla velocità degli interventi a sostegno di automobilisti in panne in mezzo a metri di coltre bianca. I carabinieri di Agnone, intanto, sono intervenuti con il gatto delle nevi in località Guadoliscia del paese, per salvare diversi automobilisti, bloccati all’interno delle proprie auto. Con il loro mezzo hanno fatto da apripista consentendo così la ripresa del transito. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più difficoltose dalla bufera. A Capracotta i militari hanno soccorso dodici persone rimaste intrappolate nelle macchine. Alcune vetture sono state trainate per la rottura delle catene. Fortunatamente tutti hanno mantenuto la calma e nessuno è stato costretto a ricorrere a cure mediche. È stata una notte di lavoro intenso in tutto l'alto Molise. Ieri mattina hanno ripreso il loro viaggio anche i ventiquattro autotrasportatori rimasti fermi sulla provinciale 88 a Sant’Angelo del Pesco. Grazie alla tregua concessa dal maltempo, è stato possibile rimuovere i cumuli di neve e ripristinare la viabilità anche lungo gli 850 chilometri chilometri della rete stradale provinciale; riaperte al traffico con un’apposita ordinanza le strade provinciali 82 di Staffoli e 87 Montesangrina, nel tratto che va da Vastogirardi a Capracotta. Restano, invece, grossi i disagi nel quartiere di Rio-Vivo Marinelle a Termoli dove diverse ville, realizzate sulla spiaggia, vicino al mare, sono state allagate dal mare in burrasca, avanzato di diverse centinaia di metri. Sul lungomare nord sono stati invasi dall'acqua anche diversi lidi. Alcune famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni.