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Data: 28/11/2013
Testata giornalistica: Il Tempo
Tutti contro Ryanair: ucciderà Alitalia Assaereo dichiara guerra: è concorrenza sleale. La compagnia alla Cai: collaboriamo

FIUMICINO Tutti contro Ryanair a Fiumicino. Lo sbarco della compagnia irlandese al Leonardo da Vinci, che dal 18 dicembre aprirà cinque nuove rotte, non piace ad Assaereo: «In nessun hub europeo operano insieme compagnie tradizionali e low cost nell’accezione più estrema, come è il caso di Ryanair, che per effetto di significativi vantaggi di costo alterano le regole della concorrenza». L’annuncio dell’Irlandese terribile di voler pure traslocare, dal prossimo anno, al Leonardo da Vinci i voli nazionali operati al Giovan Battista Pastine fa imbestialire il sindaco di Fiumicino: «Se Ciampino si lamenta giustamente del rumore degli aerei non vedo perché il problema debba essere trasferito a noi».

Ryanair incassa la valanga di critiche e rilancia. «La nostra offerta ad Alitalia di collaborare resta valida», afferma l’amministratore delegato della low cost Michael O’Leary. «Se la rigettano, rispetteremo la decisione ma continueremo a provare a trovare altri modi per lavorare con loro. Non escluderei nulla, neppure di entrare nel capitale di Alitalia». «Con l’arrivo a Fiumicino - sottolinea O’Leary - avevamo due opzioni: o seppellire Alitalia, o lavorare con Alitalia. Io cerco la pace». Ma a rischiare di esser cancellare dai biglietti a prezzi stracciati di Ryanair sono anche tutte le altre compagnie tradizionali che, attraverso Assaereo, loro sì, dichiarano guerra: «Consentire a un vettore come Ryanair, che non ha mai nascosto la propria politica basata sullo sfruttamento delle più favorevoli norme fiscali, contributive e lavoristiche, di operare a Fiumicino è un colpo micidiale a tutta l’industria del trasporto aereo che, con enormi sacrifici, sta cercando di risollevarsi dalla peggiore crisi che abbia mai attraversato». Rimpalla O’Leary: «Vogliamo coesistere pacificamente con le compagnie a tariffe alte. Sono molto utili al nostro business perché ci fanno apparire migliori».Velenosa la risposta di Assaereo: «L’arrivo di Ryanair a Fiumicino è quindi un fatto eccezionalmente grave che produrrà conseguenze pesantissime proprio mentre il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi sta avviando un confronto tra gli operatori per dare nuove prospettive di sviluppo alle imprese del trasporto aereo».

Per aiutare Alitalia e le compagnie full service il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è pronto a tagliare del 30 per cento l’Iresa, la tassa che i vettori devono pagare per gli aerei più rumorosi e che frutta alla Pisana 56 milioni di euro l’anno. Denaro che va però girato ai Comuni aeroportuali per gli interventi di bonifica dei danni prodotti dall’inquinamento acustico. Il provvedimento, se attuato, lascerà proprio Fiumicino «cornuto e mazziato». Gli ottantamila residenti non solo dal 18 dicembre vedranno schizzare sopra le teste 224 voli in più ogni settinama (quelli di Ryanair per Barcellona, Bruxelles, Catania, Palermo e Lamezia Terme) ma il Comune ottenerà meno soldi dalla Regione per gli interventi anti-rumore. Inutile aggiungere che il sindaco Montino è furente: «Non si può concentrare tutto a Fiumicino. Il trasferimento di tutti i voli Ryanair al Leonardo Da Vinci è un’ipotesi improponibile, un colpo mortale alle grandi compagnie internazionali, in primis Alitalia. Ci sono 10 milioni di passeggeri che ogni anno scelgono i voli low cost per arrivare nella nostra regione. Più della metà, già oggi, arrivano al Leonardo da Vinci». Soddisfatta è invece Marta Leonori, assessore alle Attività produttive del Comune di Roma: «Ci sarà più competitività. Quando c’è una concorrenza molto spinta se ne può avere anche un bene». Il Campidoglio lavora già per portare i treni ad alta velocità al Leonardo da Vinci per quei 5,5 milioni di passeggeri l’anno che arriveranno a Fiumicino nel 2022 quando Ciampino diventerà un city airport riservato ai voli privati e a quelli militari.

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