ASSEMBLEE, presidi, forse un corteo. Sono queste le iniziative annunciate dalla Rsu Ataf che si terranno nella giornata di sciopero proclamata per il 5 dicembre. Ieri mattina, alla stazione, gli autisti hanno fatto un volantinaggio per spiegare ai fiorentini le ragioni di questo stop di 24 ore. Non sarà uno sciopero selvaggio, come quello di Genova, e pertanto gli autobus circoleranno nelle fasce orarie previste dalla legge. Questo anche per evitare ai lavoratori le sanzioni per interruzione di pubblico servizio che invece pesano sulle teste dei tranvieri dell'Atm per aver lasciato a piedi il capoluogo ligure per quasi cinque giorni. Lo sciopero del 5 dicembre, spiega nel volantino la Rsu, è stato proclamato per tutelare i diritti dei lavoratori, messi a rischio dalla disdetta degli accordi integrativi e dalla decisione dei proprietari di Ataf Gestioni, cioè Busitalia, Cap e Autoguidovie, «di voler dividere e far sparire un'azienda storica per Firenze». «Questa giunta comunale, gestita da un sindaco arrivista - si legge ancora nel volantino della Rsu - ha svenduto un bene comune, immiserendo le condizioni di chi presta quotidianamente il servizio e negando a coloro che lavorano, studiano e respirano in questa città, un trasporto pubblico efficiente per tutti». «Per queste ragioni - spiega Alessandro Nannini, coordinatore della Rsu - noi tranvieri di Ataf sciopereremo come lavoratori e come cittadini». Per lo stesso giorno era stato proclamato lo sciopero di 4 ore dalle segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl trasporti, ma a causa del no della commissione di garanzia per sovrapposizioni di data, è slittato al 16 dicembre, lo stesso giorno di quello nazionale proclamato per il rinnovo del contratto.
Per quanto riguarda nello specifico Ataf, le prossime mosse dei confederali dipenderanno anche dall'esito delle due assemblee dei lavoratori in programma al deposito di Peretola e a quello delle Cure. Sono stati gli stessi autisti a chiedere l'assemblea, per capire di più su quanto sta accadendo ai tavoli con l'azienda. Il prossimo incontro è previsto per venerdì. Non si presenterà la Uil, che ieri ha comunicato di avere «sospeso momentaneamente» la trattativa, almeno fino allo sciopero nazionale, in coerenza con «le posizioni prese in riferimento alla riforma del tpl regionale di forte opposizione ad una gara con meno risorse finanziarie ed esuberi certi di personale» e visto quanto sta facendo Ataf Gestioni, tra disdetta degli integrativi e mancato saldo del premio di produzione. In merito invece alle dichiarazioni rilasciate da Paolo Panchetti, la segreteria territoriale della Fit Cisl, chiedendone la rettifica, precisa che «sono la sintesi di una lunga intervista telefonica riassunte in appena due righe, le quali distorcono il senso di un discorso molto più ampio sulla situazione del trasporto pubblico (vedi situazione di Genova)» e che è «cosa non vera e dimostrabile» quanto si evince da esse, cioè che «secondo questo sindacato i lavoratori Ataf ancora non avrebbero fatto sacrifici per l'azienda». «La segreteria Fit Cisl - conclude la nota del sindacato - in ogni caso ha da sempre dimostrato equilibrio, serietà e senso di responsabilità nei confronti di tutti i lavoratori Ataf e per questo non si permetterebbe mai di sminuire i tanti sforzi fatti dagli stessi in tanti anni di storia dell'azienda».