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Pescara, 17/12/2025
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Data: 30/11/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Ferrovia da incubo per i pendolari marsicani

TAGLIACOZZO Possono sbraitare quanto vogliono i pendolari marsicani! Il trasporto ferroviario sulla Pescara-Roma e viceversa, a detta dei pendolari che ogni giorno sono costretti a servirsene per motivi di lavoro o di studio va giudicato per quello che è: una vera schifezza. Parla, dopo quanto accaduto l'altra sera, Daniele Luciani. Da decenni martire dei disservizi che si verificano giornalmente sulla tratta, denuncia una sorta di discriminazione a danno degli utenti abruzzesi. «Si esce da casa alle quattro del mattino e non si sa a che ora si rientra. Giovedì sera, ma il fatto è ormai ripetitivo, già da Roma a Tivoli il treno che ci riportava a casa ha accumulato oltre quaranta minuti di ritardo. Abbiamo la forte sensazione, se non proprio la certezza, che i convogli abruzzesi vengano artatamente penalizzati dalle coincidenze con i treni metropolitani laziali ai quali, benché semivuoti, viene accordata sempre la precedenza rispetto ai regionali abruzzesi carichi di pendolari». Intervengono sullo scempio del trasporto ferroviario su questa maledetta e fatiscente tratta anche Alessio Di Brizio e Giuliano Occhiuzzi, che tirano in ballo l'incapacità delle società che gestiscono il servizio e l’inconsistenza dei rappresentanti delle forze politiche, privi ormai di ogni credibilità dopo tante fallaci promesse. Risibili e anche ingenue le giustificazioni che si propinano in concomitanza con clamorosi ritardi o soppressioni di corse: un giorno è colpa del locomotore «zoppo», un altro giorno si dice che le foglie fanno slittare le ruote, un altro ancora è la pioggia violenta, poi la neve, il ghiaccio, il vento, i furti di rame sulla linea. Tutto fa brodo, tanto pagano i pendolari.

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