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Pescara, 16/05/2025
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Data: 07/12/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Ataf, trovato l'accordo. Gli autobus ripartono. Congelato lo «spacchettamento» fino alla nuova gara regionale. Mentre la disdetta degli accordi integrativi slitta al 31 gennaio

FIRENZE - Dopo due giorni di stop, e una lunghissima trattativa con l'azienda, gli autisti dell'Ataf decidono di interrompere lo sciopero ad oltranza che ha messo in ginocchio la città. Nel tardo pomeriggio è stato trovato l'accordo con l'azienda: lo «spacchettamento» sarà rinviato fino alla gara regionale, mentre la disdetta degli accordi integrativi slitta fino al 31 gennaio. L'assemblea ha votato quasi all'unanimità. E i bus tornano sulle strade di Firenze, anche se il servizio non sarà del tutto a regime perché alcuni autisti non se la sentono di mettersi alla guida dopo la nottata in azienda.

Ataf, fermate vuote e traffico in tilt

La lunga giornata è partita con l'ira dei fiorentini che arrivati alle fermate dei bus hanno scoperto del nuovo sciopero. Nei cartelloni l'annuncio dell'azienda: «Blocco del servizio per sciopero illegittimo». Intanto l'azienda di trasporti fiorentina ha denunciato in procura, per interruzione di pubblico servizio, gli autisti che si sono rifiutati di lavorare durante le fasce di garanzia previste in occasione dello sciopero. Lunghe code sui viali, cittadini a piedi: «Basta, non è giusto che si paralizzi una città» si arrabbiano, soprattutto i pendolari. Ma gli autisti non demordono e vanno avanti: «I veri illegali sono i nostri dirigenti». Sembra che il vento di Genova, paralizzata da uno sciopero selvaggio lungo quasi una settimana, sia soffiato all'improvviso su Firenze.

Intanto il Comune ha fatto un'ordinanza per ampliare orario taxi, centrali radio e steward stazione. Mentre l'assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi attacca: «Questo non è più uno sciopero selvaggio ma un ricatto in violazione delle norme nazionali. Stanno calpestando i diritti dei loro stessi concittadini». «Tanto più - aggiunge - che in quella che chiamano piattaforma non c'è assolutamente niente. Qui non è Genova, dove ancora si discute di privatizzazione. A Firenze la privatizzazione è stata fatta un anno fa senza che sia stato perso un posto di lavoro o un centesimo dalla busta paga». Lo sciopero, secondo Bonaccorsi, «ha altre finalità: un regolamento di conti tra organizzazioni sindacali e lo scopo politico di colpire Matteo Renzi. Gli slogan e gli striscioni di ieri lo indicano chiaramente». L'assessore ha annunciato un incontro con il prefetto Luigi Varratta, la cui precettazione non è stata rispettata, per chiedere «il massimo delle sanzioni sia nei confronti dei singoli, sia delle organizzazioni sindacali».

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