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Pescara, 16/05/2025
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Data: 07/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dogali non molla, Mascia verso il baratro. Consiglio rinviato a stamattina, si tratta nella notte per ricucire

La vita della giunta Mascia è a rischio e a decidere se staccare o meno la spina può essere solo il capogruppo Udc-Ppe Vincenzo Dogali. Scelta non facile che allunga l’agonia della maggioranza impantanata nel bilancio. L'ultima puntata ieri, durante l’ennesima discussione sulla delibera di giunta che prevede l’aumento dell’Imu (per un valore complessivo di 2 milioni di euro), propedeutica all’approvazione del bilancio. L’Unione di centro-verso il Ppe, costola fuoriuscita dall’Udc, si è schierata apertamente contro la manovra, necessaria per coprire il buco di bilancio da 4,2 milioni di euro, confermando fino a ieri sera che non la voterà. In questo modo il bilancio non passerebbe e il Comune sarebbe commissariato. Ieri pomeriggio, rinchiusi in una delle anticamere dell’aula consiliare, il sindaco, i consiglieri Masci e Sospiri, la senatrice Chiavaroli e l’assessore Antonelli hanno cercato di raggiungere un compromesso, ma la quadra non è stata trovata. «Noi non voteremo mai l’aumento dell’Imu - ha dichiarato irremovibile Dogali a fine riunione -. Il tavolo, in realtà, non è ancora chiuso, perché si stanno valutando molte soluzioni, ma nessuna mi sembra efficace. Noi non accetteremo mai di sottoscrivere una delibera che abbia ottenuto il parere negativo del revisore dei conti». Il pressing continua.
Una delle proposte del Pdl prevede di recuperare i 2 milioni di euro dal fondo di svalutazione del credito, attualmente fissato a 5 milioni e mezzo, nonostante la legge ne preveda solo 3,4 milioni. Strada impraticabile, stando a quanto spiegato da Antonelli: «Il revisore dei conti boccerebbe sicuramente questa soluzione, perciò credo che l’unica strategia percorribile sia quella di cancellare il fondo di 600mila euro destinato a Pescara parcheggi e aumentare l’Imu per un valore di 1,4 milioni». La spa dei parcheggi è l’altro grande pallino dei dissidenti centristi, da sempre contrari alla ricapitalizzazione. Ma a Dogali non basta: «Siamo sempre stati contrari all’aumento delle tasse e da cinque anni denunciamo una gestione poco attenta delle risorse pubbliche. Non saremo noi a mettere la firma su una nuova stangata per i pescaresi. Inoltre, ho dei dubbi anche su come intendono recuperare gli ulteriori 2,3 milioni». Ovvero tagli alla spesa e rinvio al 2014 del pagamento di 1,2 milioni all’impresa Caldora, vincitrice di un contenzioso con il Comune.
Una matassa ancora tutta da sciogliere, mentre i giorni passano. Il regolamento Imu va approvato entro lunedì e il bilancio entro il 16 dicembre. Per prendere tempo e dare all’Udc-Ppe l’opportunità di riflettere, ieri la maggioranza si è esibita nell’auto-ostruzionismo, ottenendo il rinvio del consiglio a stamattina. La notte porterà consiglio? Improbabile, secondo le voci che parlano di una regia del Pd, che starebbe lavorando per un riavvicinamento di Dogali. Come se non bastasse, sembra che la maggioranza a giorni potrebbe perdere altri due pezzi, i consiglieri Di Marco e Caroli. Se così fosse, prenderebbe corpo il disegno di uno sgambetto del centrosinistra ai due papabili competitor alle prossime amministrative, ovvero Mascia, ma anche Guerino Testa, che in Provincia non ha più i numeri e per bilancio e altro viene tenuto a galla dall’opposizione di centrosinistra.

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