Sono stati oltre 40 mila i votanti alle primarie del Pd in Abruzzo nei 250 seggi distribuiti su tutto il territorio Con mille volontari. Matteo Renzi ha fatti il pieno con il 67,5% dei voti, seguito da Gianni Cuperlo con il 20%, infine Giuseppe Civati con l’12,6%. «Si tratta» secondo Silvio Paolucci (foto), segretario regionale del Pd abruzzese «di una partecipazione oltre ogni aspettativa. Un dato molto positivo per la democrazia del nostro Paese e per il nuovo Abruzzo che vogliamo costruire. Ancora una volta il Pd dà voce agli elettori e apre le sue porte senza paure. Un questo ci distinguiamo da altri partiti, che scelgono le leadership per acclamazione o riservando la scelta a gruppi ristretti e fidati di persone. Il Pd esce più forte da questo risultato. In bocca a lupo a Matteo Renzi che da questo passaggio riceve una forte investitura e da oggi è il segretario di tutti». Per il capogruppo in Regione Camillo D’Alessandro, renziano, «l'Italia e l' Abruzzo hanno deciso di cambiare definitivamente verso ed ora spetta al nuovo Pd essere all'altezza di questa nuova grande sfida. Il messaggio è chiaro e forte. I risultati nella nostra Regione» conclude D'Alessandro «confermano che gli abruzzesi hanno condiviso e sostenuto la voglia di fare, la voglia di un Partito Democratico aperto, capace di vincere e rivincere. Questo è il Pd che vincerà le prossime elezioni regionali». «E' stata una giornata bellissima per la democrazia», ha dichiarato Marco Rapino, vicesegretario regionale del Pd.
Il sindaco di Firenze fa il pieno di voti anche nel Chietino Ma Roccamontepiano si schiera con Cuperlo
CHIETI Anche in provincia di Chieti Matteo Renzi fa il pieno. Il nuovo segretario nazionale del Partito democratico sbaraglia gli avversari con la sua promessa di cambiamento. La provincia di origine del sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanni Legnini schierato con Gianni Cuperlo vira nei confronti del sindaco di Firenze. Ma nel paese di Legnini, Roccamontepiano, il triestino domina sugli avversari con 107 preferenze, contro le 12 per Renzi e le 2 per Civati. Nel capoluogo su 1823 votanti, Renzi ottiene 1125 voti, mentre 396 vanno a Cuperlo e 297 a Civati. Anche Guardiagrele dove i votanti sono stati 422, preferisce il primo cittadino del capoluogo toscano cui vanno 252 consensi contro gli 89 per Cuperlo e 77 per Civati. Ampio scarto a Vasto tra Renzi e Cuperlo, il primo ottiene 1066 voti, il secondo 409, e anche qui Civati è il fanalino di coda con 195 preferenze. Anche Lanciano diventa feudo di Renzi che ha ottenuto 874 voti, a Cuperlo sono andate 335 preferenze e a Civati 151, nella città del Miracolo eucaristico hanno votato in 1370. A Ortona, città col sindaco Pd scelgono Renzi in 573 mentre Cuperlo ottiene 389 preferenze e Civati 97 su 1060 votanti. 15.416 i votanti in tutta la provincia: il 62,01% sceglie Renzi, il 26,04% Cuperlo e l’11,04% Civati. Gli scarti che si contano tra votanti e voti distribuiti tra i tre candidati sono riferiti a schede nulle e bianche. «É un risultato straordinario, con i tantissimi volontari che l’8 dicembre si sono dedicati a queste primarie allestendo 62 seggi in provincia», così commenta la segretaria provinciale del Pd Chiara Zappalorto, «c’è un clima di festa e partecipazione. Nonostante le divisioni congressuali prima del voto, da domani stiamo tutti con Matteo Renzi perché ci attendono prove importanti come le elezioni regionali e le europee. Il Pd in provincia di Chieti è già in fase di cambiamento con i tanti giovani segretari al di sotto dei 40 anni».
L’uragano-Renzi arriva anche a Teramo
Primarie del Pd: nel capoluogo ottiene il 69%, quasi un plebiscito anche a Roseto, Giulianova e Sant’Egidio. Bene Civati
TERAMO Renzi ha conquistato anche la provincia di Teramo. I dati non sono definitivi, in quanto molti seggi nelle località più lontane consegneranno i risultati solo a notte inoltrata. Ma nei centri maggiori della provincia il successo del sindaco di Firenze è un dato di fatto. Innanzitutto i votanti. Alla segreteria provinciale stimano di superare i 15mila, non si sa se si riuscirà ad arrivare ai livelli delle penultime primarie, che incoronarono Bersani, per cui andarono a votare circa 18mila elettori nel Teramano. A Teramo città alta l’affluenza ai cinque seggi allestiti sul territorio comunale: 2.322 elettori. E’ da sottolineare che la larghissima maggioranza non sono iscritti al partito, ma gente comune. Hanno voluto partecipare al voto anche gli ultimi due partigiani teramani: Salvatore Tirabovi, 91 anni e il “comandante” Mario De Nigris, 90 (che ha tenuto a precisare il suo sostegno al sindaco fiorentino) si sono entrambi presentati al seggio di piazza Martiri. Ovviamente ha vinto Renzi, con il 69,43% dei voti, seguito dalla sorpresa-Civati con il 16,75% e da Cuperlo con il 13,81. In termini assoluti il sindaco di Firenze ha ottenuto 1.608 consensi, 388 Civati e 320 Cuperlo. Scendendo nel particolare il seggio in cui Renzi ha avuto il successo maggiore è stato quello di San Nicolò: su 219 votanti ha avuto 161 voti contro i 31 di Civati e i 27 di Cuperlo. Quest’ultimo invece ha ottenuto il risultato migliore a Villa Vomano (70 voti contro i 11 di Renzi e gli 11 di Civati). A Roseto su 997 votanti, 728 hanno dato la preferenza a Renzi, 110 a Cuperlo, 157 a Civati. A Sant’Egidio sono stati 435 i votanti: 307 per Renzi, 40 per Cuperlo, 88 per Civati. A Giulianova si sono presentai ai seggi in 1375: Renzi ha ottenuto 1105 voti, 137 Cuperlo, 129 Civati. Ad Alba Adriatica hanno votato in 423: 313 per Renzi, 51 per Cuperlo, 56 per Civati. Soddisfatto il segretario provinciale Gabriele Minosse: «E’ stata un’esplosione di votanti, sintomo di un sentimento comune di fiducia nei confronti di Renzi edel partito. E’ vero Renzi che è un grande trascinatore ma è anche il partito che ne guadagna in immagine. La gente ha speranza in un cambiamento del Pd e anche del Paese. E questo è un pungolo per il governo. Quello che è successo in Italia è una cosa fantastica, qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi, se naturalmente rispettiamo gli impegni presi con il nostro elettorato. Questa è l’ultima possibilità che ha il Pd e anche il paese, di un cambiamento vero». Sul fatto che a Teramo e provincia Renzi ha stravinto mentre le recenti elezioni per la segreteria provinciali hanno dato un risultato diverso, in quanto Minosse ha superato il candidato renziano Vincenzo Di Marco, il segretario non ha dubbi: «L’ho detto dsi all’inizio: dire Renzi non è dire i renziani di Teramo. E’ Renzi che tira, non loro: a Teramo i renziani non possono dire: abbiamo vinto noi».
Renzi fa il pieno di voti anche nel Pescarese
Primarie Pd: in 15 mila alle urne, in città il sindaco di Firenze al 67 per cento La Ciafardini perde il portafogli, un extracomunitario glielo restituisce
PESCARA Renzi 3175 voti, Civati 822, Cuperlo 686. È questo il responso cittadino delle primarie del Partito democratico che si sono tenute ieri, dalle 8 alle 20, come in tutt’Italia, negli otto seggi allestiti. 4701 sono stati invece i votanti. Dunque, 67,53% la percentuale che si è aggiudicata il sindaco di Firenze, 17,48% il secondo e 14,59% il terzo. Per quanto riguarda, invece, i sei delegati pescaresi che domenica prossima dovranno prendere parte all’assemblea nazionale, che si terrà a Milano, per l’elezione del segretario nazionale del Pd, per il momento (il calcolo definitivo sarà possibile effettuarlo solo oggi, quando tutti i seggi provinciali avranno reso noti i risultati definitivi) dovrebbero essere 4 «renziani» - Vittoria D’Incecco, Giacomo Cuzzi, Alexandra Coppola e Luigi Di Marco - più un delegato della lista di Civati e un altro della lista Cuperlo. In provincia, ma i dati non sono ancora definitivi, hanno invece votato 11840 simpatizzanti, che si sono divisi in 8495 per Renzi (72%), 1738 per Cuperlo (14,7%) e 1551 per Civati (13%). A Montesilvano, su 1032 votanti, 818 hanno dato la fiducia a Renzi. A Penne, Renzi ha ottenuto 396 voti su 527, a Catignano 110 su 114. Se nel confronto con le scorse primarie del Pd, quando nel dicembre 2012 si affrontarono Bersani e Renzi, in provincia gli elettori furono 12646, c'è stata una flessione, in città i partecipanti ieri sono aumentati. Alle urne, infatti, nel 2012, al ballottaggio andarono in 4224, contro i 4701 di ieri. Uno dei motivi che ieri a Pescara ha costretto l’organizzazione a stampare delle schede in più per la votazione. Una disavventura, terminata a lieto fine, ieri ha visto coinvolta la segretaria provinciale del Pd, Francesca Ciafardini. Impegnata nel fare il giro dei seggi nel giorno delle primarie, ha perso il portafoglio,che però è stato ritrovato da un cittadino ucraino, che lo ha consegnato immediatamente alla polizia municipale, la quale ha provveduto a contattare Ciafardini attraverso il segretario cittadino Stefano Casciano. «Ringrazio vivamente questa persona», ha sottolineato il segretario provinciale, «che non ho potuta conoscere direttamente. Come pure ringrazio, per lo svolgimento delle elezioni, i 300 volontari che hanno permesso di farla svolgere regolarmente». Soddisfazione è arrivata dal coordinatore cittadino del comitato Renzi, Giacomo Cuzzi. «È stata premiata la nostra proposta e da domani cambierà il partito democratico. Se ci avessero data la possibilità di aprire anche un altro seggio, in corso Umberto, i votanti sarebbero stati ancora di più». «Un risultato straordinario», ha aggiunto il capogruppo Pd al consiglio comunale Moreno Di Pietrantonio, «che rappresenta anche un campanello di fine corsa per la giunta comunale».
Primarie Pd, cittadini sfidano il freddo per esprimere il voto. La consultazione fa registrare numeri importanti Renzi si afferma all’Aquila, Sulmona e nella Marsica
L’AQUILA Le primarie del Partito democratico non hanno riservato particolari sorprese nei seggi della provincia dell’Aquila. Infatti nel capoluogo di regione Matteo Renzi l’ha fatta da padrone visto che ha ottenuto 1818 voti pari al 58, 4 per cento superando Gianni Cuperlo che di preferenze ne ha avute 718, sfiorando il 23 per cento mentre più bassi sono stati i consensi per Giuseppe Civati che con 582 voti ha ottenuto il 18,7 per cento. Renzi e Civati, identificati per una linea più innovativa, hanno preso quasi l’80 per cento dei voti nei seggi aquilani che erano stati allestiti con molta attenzione, soprattutto nella scelta della dislocazione, cosa che ha permesso una maggiore partecipazione popolare a dispetto di una giornata senza precipitazioni ma molto fredda. AVEZZANO. Matteo Renzi supera il 60 per cento e vince le primarie del Partito democratico ad Avezzano e in diversi centri della Marsica. Soddisfatti i sostenitori della sua mozione, dal segretario provinciale Mario Mazzetti alla senatrice Stefania Pezzopane, al consigliere regionale Peppe Di Pangrazio, fino al consigliere provinciale Mauro Rai e ai vari sindaci, che già nel pomeriggio avevano parlato di una vittoria annunciata. Non convince, invece, l’idea di Partito democratico di Gianni Cuperlo sostenuto da Giovanni Lolli, dal vicepresidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico, dall’ex vicesegretario Francesco Piacente, dal segretario aquilano Stefano Albano e da altri rappresentanti istituzionali del territorio. Anche Giuseppe Civati, sostenuto da Fabio Ranieri, non è riuscito a fare breccia. SULMONA. Netto successo di Renzi pure a Sulmona. Il sindaco di Firenze ha ottenuto 776 con una percentuale del 71,5% mentre i suoi avversari Cuperlo 164 (15%) e Civati 145 (13,5%) si sono mantenuti sullo stesso livello. Si sono recati alle urne 1085 votanti di cui solo 101 iscritti. Un dato molto singolare se si raffronta con quelli del congresso del 17 novembre in cui avevano votato 219 iscritti tra i quali però, figuravano anche alcuni residenti in altri centri della Valle Peligna. L’unico seggio è stato allestito in piazza Garibaldi. «Un grande risultato di partecipazione», spiega il coordinatore di Sulmona di Matteo Renzi Alessandro Pantaleo, considerando che alle precedenti primarie, quelle in cui erano presenti anche candidati di altri partiti della coalizione di centrosinistra votarono circa 1300 persone».