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Pescara, 16/05/2025
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Data: 09/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
I Forconi nelle piazze L’avviso del Garante: «Rispettate le regole». Cento presidi da Nord a Sud, si teme la paralisi dei trasporti Lupi avverte: no alle violenze. Ferro: agiremo nella legalità

ROMA È il giorno dello sciopero dei Forconi, con cento presidi annunciati in tutta Italia, il rischio di paralisi dei trasporti e la promessa di una «invasione pacifica» di Roma, mercoledì, in caso di fiducia all’esecutivo Letta. Per il governo la linea è “tolleranza zero”. Il Viminale è in allerta. «Eventuali sit-in e cortei che impediscano la circolazione saranno considerati illegittimi» ha chiarito ieri la questura di Napoli, mentre per far guadagnare tempo prezioso alle merci il divieto domenicale di circolazione dei tir ieri è stato sbloccato in anticipo, dalle 18 alle 22. Il Garante degli scioperi, che ha spostato in avanti le lancette dell’orologio per l’inizio delle manifestazioni (dalle 22 alla mezzanotte di ieri) ha promesso sanzioni nel caso in cui le norme vengano violate. «No a blocchi stradali e a iniziative sanzionabili ai sensi del codice della strada» ha fatto sapere l’Autorità, invitando chi aderisce alla contestazione «a condotte responsabili». Alla vigilia delle iniziative di piazza, indette da un coordinamento di sigle anti-governative che ruotano attorno al Movimento siciliano dei Forconi e di cui fanno parte Cobas del latte e del mais, imprenditori di Life, tassisti, commercianti antitasse, gruppi antieuropeisti, la tensione è alta, soprattutto dopo che alle minacce di stampo mafioso in Sicilia e intimidazioni in Piemonte si è aggiunto l’allarme per possibili infiltrazioni di frange incontrollate dell’estrema destra. Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi avverte: «Il governo si opporrà con fermezza a ogni forma di violenza per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei loro diritti». Per Lupi la protesta è «ingiustificata»: nessuna ragione per chi «ostinatamente vuol fare questo sciopero» perché «nessuna richiesta presentata al governo è rimasta inevasa». «Le richieste sono state accolte? Forse quelle dei suoi amici, non quelle della gente che lavora sulle strade – replica al ministro il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo – Basta menzogne, e basta buglie su infiltrati e rivoluzionari». «I politici rispondano sul merito, non sul metodo – accusa Mariano Ferro, leader dei Forconi – Non devono dirci cosa fare o non fare, ma devono dire qualcosa a chi perde il lavoro e a chi lavora e non guadagna più nulla». E se mercoledì verrà votata la fiducia al governo, avvisa, «tutti convergeranno su Roma per una invasione pacifica, ma agiremo nel rispetto delle regole». In Sicilia niente blocchi, annuncia Ferro, ma solo incontri pubblici e volantinaggi. A Roma e nell’hinterland presidi e assembramenti di mezzi, ma nessuno stop alla circolazione. «Agiremo nella legalità» conferma Danilo Calvani, capo del Coordinamento nazionale, prendendo le distanze «da tutti quei partiti estremisti come Forza nuova che cercano di strumentalizzare la protesta».

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