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Pescara, 16/05/2025
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Data: 10/12/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Le primarie del Pd in Abruzzo - C’erano una volta i bersaniani di ferro. Pezzopane ora esulta ma un anno fa bollava Matteo come «uno di destra» Le tre giravolte del capogruppo D’Alessandro. Marini contro Stefania

PESCARA Pezzopane? Pezzopane chi? Quella che odiava Renzi e appoggiava Bersani, che ha ottenuto un posto al Senato grazie al passo indietro di Franco Marini e oggi cavalca la nuova onda del Pd?. Le primarie che hanno visto Matteo Renzi ottenere un largo consenso anche in Abruzzo si portano dietro un ma re di critiche e di polemiche. Sono tanti, c’è chi dice troppi, i politici che hanno deciso di fare il "salto della quaglia". Trasformisti che in pochi mesi sono riusciti a convertire l’appoggio e la fiducia data a Pierluigi Bersani in una ventata di novità rappresentata dal sindaco di Firenze. E poco importa quel che è successo in passato. In politica l’adagio «mai dire mai» ha più valore che per James Bond.

«Ecco perché non voto Renzi, perché non ho mai votato persone di destra nella mia vita e figuriamoci se lo faccio alle primarie del centrosinistra. E poi se tanto piace alla destra, ci sarà un motivo…». Era chiara Pezzopane alle scorse primarie. Ma adesso Renzi, dopo il fallimento politico di Bersani è piaciuto alla senatrice, anche se rimane quel sapore che sa tanto di democristiano e un poco lo assomiglia a Berlusconi. Un sapore che non è piaciuto ai due amici di sempre, il sindaco Massimo Cialente e l’ex parlamentare Giovanni Lolli, rimasti fedeli a un’ideale di sinistra a cui si era aggrappato anche Massimo D’Alema.

Ma Stefania Pezzopane è l’esempio più eclatante di tanti che hanno scelto di salire sul carro del vincitore. «Assistiamo oggi a una stupenda pagina di partecipazione democratica. Un particolare plauso va poi a tutti i delegati e ai referenti di circolo della provincia che hanno sostenuto la proposta "Renzi segretario" e che hanno creduto nel Partito Democratico e alla possibilità del rinnovamento». Giuseppe Di Pangrazio è un altro dei convertiti. Adesso è pronto a schierarsi in prima fila per sostenere una grosse koalition.

Più complicata l’interpretazione del pensiero politico di Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Renziano della prima ora, poi passato con Bersani e oggi ancora renziano. Forse è già pronto per il rinnovamento se Renzi dovesse fallire a sua volta. Certo non si farebbe cogliere preparato visto come si è allenato fino ad oggi. «L’Abruzzo ha deciso di cambiare verso . Con Renzi segretario inizia il secondo tempo della politica in Italia, non si trattava solo di eleggere un segretario di partito, ma di decidere la rotta da dare alla politica», ha detto D’Alessandro. « I risultati nella nostra Regione - conclude D’Alessandro - confermano che gli abruzzesi hanno condiviso e sostenuto la voglia di fare». Provare per credere.

Più sottile il Ruffini pensiero. Da presidente della Provincia di Teramo, da sindaco di Giulianova aveva più volte manifestato la sua capacità di dialogo e intreccio con la balena bianca. La conferma arriva dalle giustificazioni trovate per motivare la decisione di mandare Bersani alla deriva e scegliere questo giovincello fiorentino dalla lingua colta e dal futuro tutto da scoprire. «Avevo sperato in Bersani- ha detto Claudio Ruffini, oggi consigliere regionale - mi ha deluso con il secondo turno delle primarie, chiuse a molti, e la successiva decisione di riservarsi posti per nomi che voleva lui nella segreteria. Renzi? speriamo. Cuperlo? non era credibile, uno scelto dall’apparato, secondo i vecchi schemi. Non si è proposto lui per cambiare come invece ha fatto Renzi».

Franco Marini, ex presidente del Senato è stato eletto a Roma. L’Abruzzo non è più il suo Abruzzo come lo era una volta. Non commenta i voltagabbana. «Pezzopane? Parlo di scienza della politica non di Pezzopane». Marini ha liquidato così il discorso senza soffermarsi più di tanto sulle polemiche che si potevano innestare. Poche parole che lasciano però una traccia ben definita sul terreno.

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