ROMA. Oggi il vice ministero dell'Interno Filippo Bubbico ha risposto all’interrogazione sulle elezioni abruzzesi del Movimento 5 Stelle (Andrea Colletti) e di Sel (Gianni Melilla).
Gli elettori torneranno alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale a maggio, quando la legislatura sarà scaduta (e prorogata) da cinque mesi. Questa è la linea adottata dalla maggioranza Chiodi che adduce tra le motivazioni la necessità di risparmiare e dunque accorpare quel voto con le Europee, così come consentito dalla legge. Nelle interrogazioni si chiedeva come sia possibile che una legge dello Stato possa derogare uno Statuto regionale, e come sia possibile che le leggi «vengano calpestate e piegate ad uso e consumo delle maggioranze al governo».
Il Governo ha risposto alle domande allineandosi a quanto portato avanti a livello regionale e sposando dunque l’allineamento delle regionali alle Europee, sebbene in questo modo il governo di centrodestra resti in sella cinque mesi più del consentito. Ma lo Statuto della Regione Abruzzo prevede che le elezioni si debbano svolgere entro 3 mesi dalla scadenza della consiliatura mentre la norma della spending review però prevedeva l'accorpamento forzoso delle elezioni amministrative a quelle nazionali ed europee nel caso in cui si svolgano lo stesso anno.
« I problemi sono di salvaguardia della democrazia», ha denunciato il Movimento 5 Stelle, «e di rapporti tra le fonti legislative: come si può tollerare che una giunta e un intero Consiglio regionale durino 5 mesi oltre la scadenza del manato? Se le elezioni europee si fossero svolte ad ottobre, Chiodi e questo governo dell'inciucio avrebbero spinto la consiliatura fino a 10 mesi oltre la scadenza?? E poi, se Chiodi volesse veramente operare nell'ambito della salvaguardia della democrazia, perché non ha fatto sì che si accorpassero le regionali alle elezioni nazionali di febbraio? In questo caso si sarebbero potuti coniugare la norma prevista dalla spending review con lo Statuto regionale».
Per il M5S c’è stata una «disinvolta violazione della Costituzione e della democrazia. Con il rischio che le future elezioni regionali vengano invalidate dal Tar». Insoddisfatto della risposta «pilatesca» del governo anche il deputato di Sel, Gianni Melilla: «sono stupefatto della scelta criminale del Governo, in violazione di leggi regionali e della Costituzione. «Sono scandalizzato dalla risposta di Bubbico», ha detto in aula il deputato.
Melilla ha ricordato che in Abruzzo il sistema elettorale è stato di recente riformato (ad agosto), nonostante lo statuto regionale lo vieti in prossimità della scadenza del mandato.
«GOVERNO DELL’INCIUCIO»
«Data elezione? Il governo PD dà una mano alla giunta di centrodestra. Chi è causa del suo mal, non se ne dolga. Ero sicuro che il “Governo dell’inciucio” avrebbe coperto “decisione-Chiodi” sulla data delle elezioni. Nonostante le grida manzoniane del PD abruzzese. Siamo abituati ad assistere alla netta contraddizione tra quello che si dice in Abruzzo e quello che si fa a Roma». Lo ha detto il Capogruppo di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, a margine dei lavori del Consiglio regionale di oggi, in fase di svolgimento.
«GOVERNO DELL’INCIUCIO»
«Data elezione? Il governo PD dà una mano alla giunta di centrodestra. Chi è causa del suo mal, non se ne dolga. Ero sicuro che il “Governo dell’inciucio” avrebbe coperto “decisione-Chiodi” sulla data delle elezioni. Nonostante le grida manzoniane del PD abruzzese. Siamo abituati ad assistere alla netta contraddizione tra quello che si dice in Abruzzo e quello che si fa a Roma». Lo ha detto il Capogruppo di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, a margine dei lavori del Consiglio regionale di oggi, in fase di svolgimento.