Slitta l'udienza preliminare relativa all'inchiesta «Caligola» della Procura della Repubblica dell'Aquila su presunte assunzioni clientelari e appalti pilotati nella Regione Abruzzo che portò a sette arresti oltre 2 anni fa. Il gup del tribunale dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha infatti rinviato al prossimo 9 gennaio 2014 l'appuntamento in aula per i 12 imputati. Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso fino alla soppressione di atti e alla rivelazione del segreto di ufficio. Ma in vista delle elezioni di maggio l'avvocato difensore dell'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, ha chiesto per il proprio assistito il rito abbreviato. Poter uscire subito dall’inchiesta significherebbe per D’Alfonso affronìtare con molta serenità in più la campagna elettorale, evitare accuse politiche su inchieste che potrebbero essere come una bolla di sapone. Rischiano il processo anche Duilio Gruttadauria, presidente del Cda e socio della società Ecosfera; la moglie Anna Maria Teodoro, socio Ecosfera; Lamberto Quarta, consulente della stessa società; Giovanna Andreola, detta Vanna, già dirigente del servizio Attività internazionali presso la Regione Abruzzo e oggi a capo del settore Stampa; il marito Michele Galdi, consulente di Ecosfera; Corrado Troiano, socio della Cyborg Srl; Mario Gay, vice presidente dell'Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo (Oics) che ha sede a Roma; Camillo Cesarone, ex sindacalista ed ex capogruppo del Pd in Consiglio regionale; Bernardo Notarangelo, già presidente della commissione di gara relativa all'appalto contestato dalle indagini; Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione; Domenico Peca, ritenuto prestanome per alcune attività di Ecosfera. Secondo l'accusa gli imputati a vario titolo sono accusati di aver affidato commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche che consistevano in contratti di consulenza e assunzioni clientelari.