F s non abbandonerà il settore cargo, ossia le merci. Mauro Moretti smentisce ogni voce che circoli in proposito e disegna anche le nuove strategie del gruppo sulle merci, che saranno incentrate sui corridoi europei. «Stiamo ricostruendo il settore merci che, lo ricordo, nel 2006 fatturava 900 milioni e ne perdeva 750. Abbiamo chiuso delle tratte non sostenibili e ci stiamo concentrando sui grandi corridoi europei, e qui vogliamo esserci e crescere». Il piano nei suoi dettagli arriverà in gennaio, ma a grandi linee dovrebbe porsi l’obiettivo di fare del gruppo un protagonista nei servizi di trasporto al servizio delle grandi aree produttive europee. Per questo tra i primi punti si tratterà di rafforzare i collegamenti delle due aree dell’Alto Adriatico e Ligure che sono le basi dei corridoi europei che portano rispettivamente verso il Baltico e Rotterdam. Dal punto di vista organizzativo Moretti pensa a una ristrutturazione della business unit Cargo, probabilmente con la creazione di due “società di corridoio” da affiancare a Tx Logistik, che quest’anno ha raggiunto un fatturato di 250 milioni. Un capitolo a parte è quello dell’interconnessione dell’infrastruttura ferroviaria italiana con le altre piattaforme di trasporto, porti e aeroporti. «I nostri binari arrivano ai cancelli di tutte le Autorità portuali - puntualizza Moretti - ma è necessaria una riorganizzazione dentro quei cancelli. Oggi un treno europeo arriva a 700 metri, ma nei porti italiani
è raro che ci siano binari sufficienti a ospitarne uno da 400». Per gli aeroporti è diverso, perché nessuno scalo è stato progettato su una linea ferroviaria: « Ho fatto delle proposte per Fiumicino e per Linate - spiega Moretti - ma le risposte non arrivano».