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Pescara, 16/05/2025
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Data: 13/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sindacati in piazza «Meno tasse, subito». Domani a Pescara 5000 persone contro la legge di stabilità

PESCARA Trentunomila posti di lavoro persi solo nell'ultimo anno, con un tasso di disoccupazione schizzato dal 5,7% del 2008 all'11,8% del 2013, per la prima volta superiore anche alla media nazionale attestata all'11,3%.
Cgil, Cisl e Uil mettono a nudo il volto della crisi nella regione e si preparano alla grande manifestazione di domani. In Abruzzo lo scenario sarà la città di Pescara: 40 pullman in arrivo dalle province, almeno 5000 manifestanti tra pensionati e lavoratori attesi soprattutto dalle aree di crisi. E chissà se la protesta incrocerà quella dei forconi, che in Abruzzo non ha comunque fatto registrare grandi numeri. Almeno fino ad oggi.
I sindacati chiedono a Governo e Parlamento di cambiare verso sulla legge di stabilità, con una forte riduzione delle tasse che consenta di liberare risorse vere per il rilancio dei consumi interni. Ma non mancano gli appelli alla Regione. Gianni Di Cesare, segretario della Cgil-Abruzzo, dà subito una cifra poco rassicurante: «Siamo in campo da tempo per chiedere la modifica delle politica del lavoro. Per la prima volta, dal 2008, i nostri occupati sono scesi sotto le 500mila unità». Roberto Campo, segretario regionale della Uil, ripropone la ricetta che sarà al centro della giornata di mobilitazione di domani: «Abbassare le tasse a lavoratori e pensionati, tagliare i costi diretti e indiretti della politica e destinare il recupero dell'evasione alla riduzione delle imposte». Poi è il segretario della Cisl -Abruzzo, Maurizio Spina ad entrare nel vivo delle questioni: «L'export non basta. Occorre rilanciare i consumi interni recuperando le risorse per l'abbattimento delle tasse attraverso tagli selettivi che rivedano l'intera struttura pubblica».
Le ricette nel dettaglio: abolizione delle Province, unione dei Comuni, revisione delle società partecipate. Quindi la lotta agli evasori, con un messaggio quasi evangelico: «Evadere le tasse è un peccato grave - si scalda Spina -, se fossi il Papa gli darei la scomunica». Il segretario della Cisl fa poi riferimento al tavolo aperto dai sindacati con la Regione: «Abbiamo rinegoziato i fondi Fas per le aree di crisi, ma l'Abruzzo si è fermato sulle riforme: quella dei trasporti, quella del settore idrico... E i poli di innovazione? Non si vedono progetti di qualità". Anche sulla gestione dei fondi strutturali europei 2014-2020 e sulle risorse da destinare agli ammortizzatori sociali serve una accelerazione. Domani si parte alle 10 a Pescara, in piazza della Repubblica. Poi corteo e comizi in piazza Sacro cuore.

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