Il Comune fa dietrofront e cancella la rotatoria di via Teramo e via De Gasperi che fa impazzire gli automobilisti e che ha trasformato via Teramo in una camera a gas. Per meglio dire, viene ripristinata la viabilità precedente, lasciando però la rotonda che il Tar ha bloccato quand’era ormai stata realizzata. L’ordinanza dell’indietro tutta porta la firma del vicesindaco Berardino Fiorilli ed entrerà in vigore quando sarà stata modificata la segnaletica.
In buona sostanza la rotonda tornerà alla funzione di spartitraffico, per cui chi proviene da via De Gasperi potrà passare sia a destra che a sinistra del rondò e proseguire o verso l’area di risulta o prendere il sottopasso per dirigersi su via Ferrari o su via del Circuito; un’agevolazione in più anche per gli autobus diretti all’area di risulta, che con la nuova rotatoria si erano visti cancellare la corsia preferenziale. Chi invece proviene da via del Circuito, superato il sottopasso, potrà svoltare a destra su via De Gasperi o prendere subito a sinistra verso l’area di risulta e verso l’altro sottopasso di via Ferrari, senza più dover girare intorno al rondò; infine, chi proviene da via Teramo potrà voltare solo a destra e non più immettersi a sinistra su via De Gasperi, cosa che la rotatoria finora consentiva. Proprio questo incrocio tra via De Gasperi e via Teramo ha evidenziato in questi giorni di sperimentazione un effetto tappo che provoca la formazione di lunghe code. Da qui la scelta di intervenire da parte dell’amministrazione comunale.
«Che la rotatoria non funzionasse bene l’abbiamo capito subito, ma la colpa è del progetto monco - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla mobilità Berardino Fiorilli -. Se ci fosse stata la bretella di collegamento con l’area di risulta, disagi e complicazioni sarebbero stati evitati all’origine. Il Tar ha invece bloccato il progetto e la discussione nel merito si avrà solo il 20 marzo. Abbiamo comunque deciso di non smantellare il rondò, benché fosse facile farlo, e di mantenerlo fin quando non conosceremo la decisione del Tar» ha spiegato ancora Fiorilli. Sarebbe a dire che il dietrofront è temporaneo e durerà per circa tre mesi e mezzo.
L’ordinanza ripristina “l’ottovolante” voluto dall’allora assessore al traffico Antonio Blasioli, soluzione accolta con una pioggia di critiche dal centrodestra allora all’opposizione ma che, a sorpresa, si rivelò efficace e funzionale per sbrogliare l’ingorgo che si creava in prossimità del sottopasso. Soluzione che lo stesso Blasioli, consigliere comunale Pd, torna a rivendicare e a difendere oggi con forza: «Il rondò di via Teramo è stato ufficialmente bocciato dalla cittadinanza ma, anziché eliminarlo, con un’ordinanza lampo il vicesindaco ha deciso di trasformarlo in spartitraffico - scrive Blasioli -. Una pezza a colori per mascherare l’ennesimo fallimento di questa giunta in materia di viabilità, che avrà un ulteriore costo per i pescaresi e creerà altri danni». Blasioli solelva anche dubbi riguardo al collaudo del rondò («chiedo di vedere la certificazione»)e soprattutto mette in guardia da rischi e pericoli legati alla nuova disciplina viaria: «Chi da via del Circuito vorrà raggiungere l’area di risulta incontrerà il flusso di auto da via De Gasperi sul lato monte della rotatoria e quello sarà un incrocio mortale».