Alla presentazione di un libro su Craxi il Cavaliere torna ad attaccare Pd e magistratura: "Tra loro accordo per portare a compimento il disegno di vent'anni di eliminarmi dalla scena"
ROMA - "Siamo in un quadro drammatico" perché, "l'Italia non è una democrazia". Lo ha detto Silvio Berlusconi, presentando un libro di Nicolò Amato su Bettino Craxi. "C'è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà che si è trasformato in contropotere dello Stato", ha aggiunto.
Parlando del futuro, Silvio Berlusconi ha voluto precisare che "non ci potrà più essere un accordo tra Forza Italia e Pd, visto come il Pd si è comportato facendo un accordo con la Magistratura per assassinare il leader del centrodestra e portare a compimento il disegno di vent'anni di eliminarmi dalla scena".
Il Cavaliere ha quindi scherzato su quello che in realt à un pensiero che lo tormenta: "Ho letto le prime 30 pagine di questo libro, leggerò le altre quando sarò in gale...", ha detto. Poi, ricordando la figura del segretario socialista morto da latitante in Tunisia, Berlusconi lo ha definito "un uomo buono, giusto e molto generoso, vi posso assicurare che non ha lasciato la sua famiglia in condizioni di ricchezza e nemmeno di benessere...".
"Anch'io sono stato colpito da una sentenza ingiusta e ho avuto una tale indignazione che ho perso il sonno e non sono riuscito ad uscire di casa per un mese", ha aggiunto. "Questo paese non ha imparato a votare, quindi è ingovernabile e tale sarà ancora soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Fi e Pd ma sarà un accordo tra Pd e M5S. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo: tutte insieme le forze del centrodestra devono fare una campagna di comunicazione sugli elettori per dirgli che l'unico modo per non avere più colpi di Stato è di votare compatti per Forza Italia, altrimenti continueremo ad essere un povero Paese dove i colpi di Stato sono sempre possibili", ha insistito il leader del centrodestra.
Malgrado questo pessimismo, Berlusconi ha chiarito che "non andrò all'estero per evitare la carcerazione, ma continuerò la lotta".