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Data: 14/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tir forzano il blocco tensione alle stelle. La protesta oggi si concentrerà a San Benedetto

Si trasferiranno a San Benedetto i teramani del Movimento 9 Dicembre che fanno parte del presidio di Alba per un corteo che, a partire dalle ore 15 di oggi, si snoderà dal porto fin sotto alle finestre del Municipio. Convergono prevalentemente da tutta la Vibrata e si daranno appuntamento nella cittadina marchigiana per portare le istanze della loro protesta. Nessuna intimidazione agli esercizi commerciali è la loro rassicurazione. A Teramo invece, grazie alla presenza del rituale mercato del sabato, l’opera dei ragazzi verterà quest’oggi su di un’azione di volantinaggio che interesserà principalmente i corsi principali della città.
Momenti di tensione si sono avuti nella rotonda di Alba (sulla Statale 16) giovedì notte quando alcuni Tir stranieri, spazientiti, volevano forzare il blocco. In dubbio invece la data del corteo da svolgere a Teramo, dopo l’annullamento dell’assembramento a Roma di mercoledì 18: è da rivedere tutta l’agenda. Una delle singolarità di queste ore nei due presidi teramani è senza dubbio la colletta spontanea che i coordinatori stanno riscontrando: chi con 5 euro, come nel caso di un ragazzo in motorino cui il padre ha negato il permesso di partecipare alla protesta, chi perfino con 100 euro, sganciati più volte da un giovane, ma soprattutto chi con cibo e vino per riscaldare la notte. Qualcuno ha perfino regalato cinque chili di porchetta, spariti in un attimo ad Alba, perché gli automobilisti spesso, quando possono, si fermano a parlare con gli uomini e donne del movimento condividendo gli stati d’umore. Diverse sono le signore, anche di una certa età, che si presentano nei presidi per rendersi utili.
«Capisco la protesta, la gente non ne può davvero più – dichiara il segretario provinciale Pd, Gabriele Minosse – ma ciò non giustifica i blocchi al traffico e la privazione di libertà di movimento di altri cittadini, anche alla luce del fatto che la benzina pare potrà scarseggiare nei prossimi giorni». L’assessore regionale Giandonato Morra dice la sua: «Seguo con attenzione le vicende, certo la gente è in difficoltà, vive un grande disagio, ma vedo nella protesta un fiume con tanti affluenti».
E non si smorza ancora l’eco del parapiglia di giovedì mattina a Ponte San Ferdinando dove un appartenente di Rifondazione con la sua bandiera rossa voleva accodarsi alla protesta: i ragazzi del Movimento avevano negato con il loro secco rifiuto l’ostentazione di segni riconducibili a partiti in un movimento che loro ritengono apartitico. Il filmato del trambusto su You Tube ha fatto il pieno di visualizzazioni. «Piena solidarietà al compagno Mimmo Rofi» è la pronta risposta di Mario Ferzetti di Rifondazione. “Incredibilmente non è stato accettato dai dimostranti e da chi sta loro dietro, anche perché credo che tali azioni per me sono di una certa politica e mirate».

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