Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.314



Data: 19/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto (Abruzzo) - Testa: sono pronto a fare il sindaco. Il presidente della Provincia dice sì a Piccone che lo vorrebbe candidare. «Se la coalizione mi vuole, io ci sono». Ma Sospiri frena: «Facciamo le primarie»

I rapporti con Mascia Con l’attuale primo cittadino intesa ottima Non ho scelto il Nuovo centrodestra per avere più chances

di Andrea Bene wPESCARA «Sì, sono disponibile a candidarmi a sindaco di Pescara». Guerino Testa, 43 anni, commercialista e presidente della Provincia, risponde così al cronista che chiede un commento sulle parole pronunciate, in un’intervista al Centro, dal leader abruzzese del Nuovo centrodestra Filippo Piccone. Il deputato ha detto di essere d’accordo sulla candidatura alla Regione del presidente uscente di Forza Italia Gianni Chiodi, ma solo se Testa, esponente del Nuovo centrodestra, correrà a sindaco a Pescara. Una questione di equilibri politici tra Forza Italia e Nuovo centrodestra, ha spiegato Piccone. E il presidente della Provincia non nasconde la sua soddisfazione per aver visto il suo nome sul giornale come possibile candidato alle elezioni comunali del prossimo maggio. Ma non è sorpreso. «Il mio nome per la corsa a sindaco circola già da tempo», dice. In effetti, da un po’ di tempo a questa parte, Testa presenzia le cerimonie ufficiali come fosse lui il vero primo cittadino di Pescara. Presidente, aumentano le chances per la sua candidatura a sindaco. «Non nego che sono felice di essere stato individuato e sono orgoglioso visto l’attaccamento che ho nei confronti della città e dei pescaresi». Ma lei è disponibile? «Sì, sarei disponibile. Faccio politica nel territorio da diverso tempo. Ho iniziato la mia esperienza politica e amministrativa nel 2003 quando sono stato eletto consigliere comunale con la lista di Pescara futura, risultando il più votato. Nel 2005, sono entrato in Forza Itaia. Sono stato consigliere comunale un’altra volta. La seconda volta sono stato rieletto con 1.021 voti, risultando il primo degli eletti nel Pdl. Poi, il 6 e 7 giugno del 2009 sono stato eletto presidente della Provincia. Ma ci sono due fattori fondamentali da non trascurare per fare il candidato. La posizione del sindaco uscente e il confronto tra i partiti che compongono la coalizione». La divisione all’interno della coalizione tra Forza Italia e Nuovo centrodestra potrebbe favorirla nella scelta? «Io vorrei superare questa divisione. La coalizione deve mettere in campo il candidato potenzialmente vincente». Ma non è che lei ha scelto il Nuovo centrodestra di Alfano, piuttosto che Forza Italia di Berlusconi, per poter coronare il sogno di fare il sindaco di Pescara? «No, la scelta del Nuovo centrodestra non c’entra nulla. Non sono passato con il movimento di Alfano per avere maggiori chances di candidarmi. È vero, come dice Piccone, che gli equilibri politici ci sono e vanno rispettati. Ma in questo momento storico per la città si deve fare di tutto per scegliere il candidato del centrodestra che possa avere maggiore feeling con la città. In sostanza, si deve trovare un candidato che faccia una sintesi tra i partiti della coalizione». Il sindaco Luigi Albore Mascia, però, è fortemente intenzionato a ricandidarsi alle elezioni di maggio per guidare altri cinque anni la città. «Le ripeto, la scelta del candidato non può prescindere da due regole fondamentali: la posizione del sindaco uscente e il confronto tra i partiti della coalizione». Mascia le ha telefonato dopo aver letto l’intervista di Piccone? «No, non ho sentito oggi il sindaco. Ma ci tengo a precisare che i miei rapporti con Luigi sono sempre stati ottimi e continuano ad essere ottimi».

Ma Sospiri frena: «Facciamo le primarie»
Forza Italia respinge il diktat di Piccone. Fiorilli (Pescara futura) rincara la dose contro il deputato

PESCARA Forza Italia e Nuovo centrodestra sono già ai ferri corti per le candidature alle prossime elezioni regionali e comunali. A Lorenzo Sospiri, già presidente provinciale del Pdl e ora consigliere regionale di Forza Italia in attesa di nuovi incarichi politici da Berlusconi, lancia un altolà al suo ex collega di partito Filippo Piccone, quando entrambi militavano nel Pdl, che in un’intervista al Centro ha posto come condizione per la candidatura alla Regione del presidente uscente Gianni Chiodi la scelta di Guerino Testa per la corsa a sindaco di Pescara. «Noi candideremo il sindaco uscente Luigi Albore Mascia», avverte, «se nella coalizione non si troverà un accordo sulla sua ricandidatura, allora faremo le primarie per individuare chi dovrà correre per fare il sindaco di Pescara». «Non è accettabile che Piccone dica che per Chiodi non si faranno le primarie, solo se Testa verrà candidato a sindaco per il centrodestra». «L’uscita di Piccone», conclude, «non può che danneggiare Testa, perché lo fa apparire arrogante e lui non lo è». Fortemente critico nei confronti di Piccone anche il vice sindaco Berardino Fiorilli, numero due della lista Pescara futura, che ha contribuito ad eleggere Mascia nel 2009. «Le dichiarazioni dell'onorevole Piccone sulla presunta candidatura a sindaco di Pescara del presidente Testa appaiono intempestive, inopportune, oltre che dirompenti e anacronistiche nel metodo». «Le vicende politiche degli ultimi anni», fa notare, «ci avrebbero dovuto insegnare che non è più tempo ormai di candidature calate dall'alto, che sia Roma, L'Aquila o Celano. L'unico posto dove si può e si deve correttamente discutere del candidato sindaco alle prossime amministrative è il territorio dello stesso, ossia Pescara». «Appare incoerente», prosegue, «il paragone tra la scelta, da un lato, di ricandidare l'ottimo presidente Chiodi alla presidenza della Regione, proprio perché il presidente Chiodi è una riconferma, logica, e, dall'altro lato, la proposta di candidatura di Testa, anch'egli ottima persona e buon candidato, ma che comunque non è il sindaco uscente. L'entrata a gamba tesa di Piccone non considera in alcun modo il sindaco in carica Luigi Albore Mascia. Da cui invece non si può prescindere e al quale spetta, insieme al suo partito, la scelta sulla propria ricandidatura o meno, esattamente come spetta al presidente Chiodi».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it