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Data: 19/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Privatizzazioni, regia a Palazzo Chigi

ROMA La responsabilità e la regia del piano di privatizzazioni si sposta dal ministero dell’Economia a Palazzo Chigi. L’Aula di Palazzo Madama, infatti, nell’ambito del cosiddetto decreto Salva-Roma ha approvato l’emendamento che istituisce il Comitato dei ministri per le privatizzazioni. Sarà presieduto dal presidente del Consiglio e composto dai ministri dell’Economia, dello Sviluppo economico e altri eventuali ministri competenti per materia. Al comitato - si legge nel testo della norma, che ora dovrà passare il vaglio della Camera - spetta la «definizione e il coordinamento temporale dei programmi di dismissione di partecipazioni in società controllate dallo Stato e da altri enti e società pubbliche attuati dal ministero dell’Economia». In questo modo, spiega la senatrice Linda Lanzillotta (Scelta Civica) firmataria insieme a Massimo Muchetti (Pd) della proposta, «si eviterà di ripetere gli errori del passato, le dismissioni devono massimizzare i ricavi ma non possono avere un approccio puramente finanziario e tecnocratico. Devono essere inquadrate in un piano più ampio per valorizzare l'industria italiana e aprire alla concorrenza». Proprio l’altro ieri c’era stata la prima riunione al Tesoro per la privatizzazione dell’Enav, la società che con il 40% da collocare sul mercato, dovrebbe fare da apripista nella tornata di vendite annunciata dal governo.
Molte le altre novità contenute nel decreto che, come è ormai è tradizione alla fine di ogni anno, è un contenitore omnibus. Ecco che spunta la tassa fino a 5 euro per visitare i vulcani: la possono richiedere ai turisti, affidandone la riscossione alle guide locali, i Comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori. Continua poi la guerra a tutto campo alle sigarette elettroniche: arriva lo stop all’utilizzo nei locali chiusi non riservati ai fumatori e il divieto di pubblicità e promozione. Molte le polemiche per il sì ad un emendamento che penalizza gli enti locali (con tagli ai trasferimenti) che adottano norme contro i giochi d’azzardo, penalizzando così le entrate dell’erario. Protesta il Movimento 5 Stelle, ma anche qualche renziano, come il sindaco di Nichelino, Pino Catizone: «Questa norma è una follia. La ludopatia sta diventando una piaga sociale». Via libera anche all’aumento del 3% del canone per i chioschi sulle spiagge. Sarà però possibile per i concessionari mantenere installati questi manufatti fino alla scadenza della concessione, senza doverli smontare a fine stagione.

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