Bombe carta e fumogeni in piazza del Campidoglio, cori contro il sindaco, tornelli bloccati alla stazione metro del Colosseo. Il corteo contro la privatizzazione dell'Atac, promosso da movimenti antagonisti, sindacati di base, autisti ribelli e pendolari ieri pomeriggio ha sfilato per i Fori Imperiali, blindati per l'occasione dalle camionette della polizia. "Sindaco pupazzo" e "Roma non si vende, Roma si difende" i cori più gettonati.
Prosegue intanto lo sciopero degli straordinari di conducenti e macchinisti per denunciare la carenza di organico nell'azienda municipalizzata dei trasporti: dopo i disagi dei giorni scorsi sulla ferrovia Roma-Lido, ieri dall'associazione "Cambia-menti M410", fondata dalla pasionaria Atac Micaela Quintavalle, fornivano questi numeri: le astensioni dai turni straordinari di lavoro si aggirerebbero a livello cittadino intorno al 60%, con punte dell'80% nelle due rimesse di Grottarossa e Magliana.
TORNELLI BLOCCATI
La protesta è cominciata alle 16.30 alla stazione della metro B del Colosseo, dove un gruppo di pendolari si è posizionato davanti alle porte scorrevoli dei tornelli, consentendo a chiunque di passare senza obliterare il biglietto. La stessa azione, due giorni fa, aveva riguardato le stazioni di Piramide, Policlinico e Valle Aurelia. Durante la dimostrazione alla fermata del Colosseo sono stati affissi adesivi con la scritta "Atac non ti pago".
Poi è partito il corteo per piazza del Campidoglio dove i manifestanti hanno tenuto un'assemblea, tra bombe carta, fumogeni e cori contro il sindaco. Alla manifestazione anche un gruppo di vigili urbani, da settimane in rivolta contro l'amministrazione comunale. «Noi della Polizia municipale abbiamo deciso di fare asse con gli autisti dell'Atac - ha spiegato il dirigente sindacale della Fiadel Gabriele Di Bella - e continueremo insieme la protesta contro la privatizzazione dei trasporti. In occasione delle partite di calcio delle prossime settimane abbiamo deciso di andare in assemblea. gli ausiliari lavoreranno al posto nostro».
A manifestare anche una delegazione di liceali. «Siamo qui per chiedere il ripristino dell'abbonamento per gli studenti», dice Vittoria, 17 anni, del Virgilio. »Da due anni è stata abolita la tessera mensile e il costo dell'abbonamento annuale è passato da 150 a 250 euro». Fatta eccezione per i ragazzi con un reddito familiare al di sotto dei 20mila euro». In tarda serata una delegazione dei manifestanti del Tpl, guidata da Quintavalle, ha incontrato l'assessore alla Mobilità Guido Improta negli uffici del dipartimento in via Capitan Bavastro.
Quintavalle: faremo un nuovo sindacato
Gli autisti anti-sindacati dell'Atac fonderanno un sindacato proprio. E a guidarlo sarà Micaela Quintavalle, la pasionaria che da due mesi capeggia la rivolta dei conducenti contro i turni di lavoro straordinari e la carenza di organico nell'azienda del trasporto pubblico capitolino.
«Può sembrare un paradosso ma non lo è - spiega la giovane autista - Fondiamo una nostra organizzazione proprio perché quelle già esistenti non ci piacciono. All'inizio ero scettica e contraria all'idea di un nuovo sindacato ma nelle ultime settimane ho cambiato idea. Insieme agli altri autoferrotranvieri abbiamo capito che era l'unico modo per contare qualcosa nelle dinamiche aziendali».
L’ORGANIZZAZIONE
Il punto di partenza dell'organizzazione sarà l'associazione "Cambiamenti M410", fondata dopo le proteste del mese di novembre. «Io sarò la leader - aggiunge la Quintavalle - non so ancora se come presidente o segretario», mentre vicepresidente sarà un rappresentante dei ferrotranvieri e nei prossimi giorni sarà costituito un direttivo di 11 membri. «La carica da presidente - precisa la pasionaria - durerà solo un anno e sarà rinnovabile solo se il lavoro fatto sarà giudicato positivamente dai colleghi. Lunedì depositeremo lo statuto e cominceremo con le adesioni». Da gennaio nascerà anche un coordinamento nazionale di tutti gli autisti "ribelli" che stanno protestando in tutta Italia.