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Pescara, 18/12/2025
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Data: 21/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’Aquila, sì allo sconto sulle tasse. L’Agenzia delle Entrate indirettamente riconosce la riduzione del 40 per cento delle imposte Circolare a ordini e associazioni.

Resta in sospeso la valutazione della Commissione europea

Anche se in maniera «indiretta», l’Agenzia delle Entrate riconosce il maxi sconto del sessanta per cento sulla restituzione delle tasse non versate dalle partite Iva dopo il terremoto del 2009. La svolta passa per una circolare che la direttrice regionale Rossella Rotondo ha inviato nei giorni scorsi a ordini professionali, categorie e associazioni. In maniera indiretta, si diceva, perché l’Agenzia risponde in realtà a un altro quesito, posto già a gran voce dai soggetti interessati: come va tassata la «sopravvenienza attiva» derivante dall’abbattimento del debito tributario? In altri termini: fatto cento l’importo da versare, che diventa quaranta con lo sconto, come considero l’attivo di 60? È ovvio che l’Agenzia, chiarendo la questione, ammette l’esistenza dello sconto sulla restituzione. Un aspetto certamente non secondario, anzi, una vera e propria svolta. Nel documento, ovviamente, si fa in ogni caso riferimento alla procedura di indagine avviata dalla Commissione europea al fine di capire se lo sconto sulla restituzione configuri o meno un aiuto di Stato e, dunque, un’alterazione della leale concorrenza. L’abbattimento viene ammesso, dunque, «sempreché la Commissione europea dovesse decidere per la compatibilità dell’aiuto». E allora, parlando delle «plusvalenze», l’Agenzia stabilisce che l’Ires non sarà tassata, i contributi previdenziali a carico del datore sì, l’Irap solo in piccola parte. Non è chiaro, invece, se e come questa decisione impatterà sulle migliaia di cartelle già emesse per avviare la riscossione. È noto, infatti, che una volta notificate andrebbero impugnate dinanzi alla commissione tributaria entro due mesi. Se ciò non avviene la cartella diventa esecutiva. «L’Agenzia - spiega il tributarista Michele Del Castello - ha fatto una sorta di “marcia indietro” rispetto a quanto si era detto nei mesi scorsi. Una svolta, questa, che va a vantaggio in particolar modo di un sistema produttivo in difficoltà. Un recupero al cento per cento, infatti, avrebbe prodotto un secondo, grave sisma sul territorio». D’altronde sul territorio si è abbattuta una stangata vera e propria. Sono circa trentamila, infatti, le cartelle esattoriali su cui è stata avviata la riscossione. Da quanto è stato possibile apprendere, però, solo una piccolissima parte, prima dell’emissione della circolare dell’Agenzia, avrebbe potuto essere abbattuta del 60 per cento così come previsto dalla legge 183/2011. In particolare il problema riguarda imprese e professionisti, già pronti a una valanga di ricorsi.

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