Che figuraccia che ha rimediato il ministro Lupi con l’Abruzzo: lo sostiene la senatrice Stefania Pezzopane in una lettera, dopo il flop dell’incontro tra il ministro stesso e una delegazione del centro destra abruzzese, tra cui spiccano i nomi dell’onorvole Filippo Piccone, del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, dell’assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, dell’assessore regionale Angelo Di Paolo, e del consigliere provinciale Pasqualino Di Cristofano.
«Il Ministro delle Infrastrutture riferisca al Parlamento sulla mancata riattivazione del terminal di Roma Termini della linea ferroviaria Pescara Roma, alla quale va ridata piena dignità» scrive la Pezzopane che ovviamente sottolinea la circostanza che a Roma si era spostata una bella delegazione di abruzzesi tra cui lo stesso Piccone che appartiene al Nuovo centrodestra di Lupi. «Da anni, ormai, i pendolari marsicani invocano la riattestazione allo scalo di Roma Termini di alcuni convogli, sia in arrivo che in partenza. Richiesta rimasta inevasa, da tempo, nonostante manifestazioni, incontri, tavoli di confronto e soprattutto tante promesse, e che continua a rimanere inevasa, dopo il vertice del centro destra di qualche giorno fa. Non è concepibile - continua la senatrice nella lettera- che una soluzione temporanea, come quella della fermata a Tiburtina, diventi poi provvisoria a tempo indeterminato, provocando continui disagi ai pendolari che lavorano o studiano nella capitale. Se a questa situazione sommiamo i ritardi che apprendiamo ogni giorno dalla stampa come un bollettino di guerra e che mettono a dura prova la resistenza di tanti utenti e la chiusura della tratta ferroviaria Avezzano-Roccasecca, oggetto di una mia interrogazione al Ministro, ancora rimasta senza risposta, si comprende quanto sia grave la situazione dei trasporti in Abruzzo e nella Marsica (mentre nel lato laziale tutto funziona ndr). Il Ministro si attivi presso i vertici di RFI e riferisca con urgenza in Aula, per dare una soluzione definitiva alla questione dei trasporti tra il Lazio e l’Abruzzo».