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Data: 23/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Pensionati a 656 euro al mese. È l’importo medio pagato dall’Inps Abruzzo ai lavoratori privati. Meglio l’andamento del pubblico

PESCARA Nel corso dell’anno 2012 sono state erogate in Abruzzo pensioni per un importo complessivo di 3 miliardi e 484 milioni di euro. Gli importi complessivamente pagati per prestazioni a sostegno del reddito ammontano a 380 milioni e 412 mila euro, di cui 178 milioni e 655 mila euro per indennità di disoccupazione, 45 milioni e 978 mila euro per indennità di mobilità, 75 milioni e 694 mila euro per indennità di malattia, 80 milioni e 84 mila euro per cassa integrazione guadagni. È quanto si legge nel Bilancio sociale dell’Inps Abruzzo. Ma quanto guadagna un pensionato? Poco, pochissimo. Nel settore privato l’importo medio mensile delle sole pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti (reversibilità), quindi al netto delle prestazioni assistenziali (pensioni e assegni sociali), risulta pari a 656 euro; quello delle pensioni erogate agli invalidi civili è di 407 euro circa. Appena del 5% è l’incremento mensile delle pensioni contributive rispetto al 2011 e solo dell’1,5% per gli invalidi civili. «Nella distribuzione per genere, agli uomini compete il 42,7% del numero delle prestazioni, ma il 48,9% degli importi totali», scrive l’Inps. «In questa specifica classificazione» aggiunge, «rispetto all’anno precedente cresce il numero delle pensioni a favore degli uomini ma diminuisce l’importo annuo complessivo delle loro pensioni, per le donne aumenta l’importo annuo ma diminuiscono di numero le pensioni». Per quanto riguarda la distribuzione per categorie, «le pensioni di vecchiaia rappresentano il 27,0% del totale e quelle di anzianità il 18,7% ma, rispettivamente, con il 25,4% e il 35,2% dei relativi importi sul totale; sempre rispetto alla distribuzione per categorie, quelle d’invalidità e inabilità il 10,7%; quelle ai superstiti il 21,5% del totale prestazioni». Le pensioni erogate alle donne contabilizzano solo il 7,3% di pensioni di anzianità, conseguenza di posizioni con minore anzianità contributiva; per converso esse raggiungono il 32,6% di pensioni ai superstiti conseguenza invece di maggiore longevità. Per gli uomini, invece, le pensioni di anzianità rappresentano il 34,7% del totale e quelle ai superstiti scendono al 6,0%. L’importo medio mensile per tutte le categorie (comprensive anche delle prestazioni assistenziali e di quelle erogate agli invalidi civili) è di circa 559 euro, con un valore nettamente più alto per gli uomini (778 euro) rispetto alle donne(472 euro); sopra questi valori medi si attestano le prestazioni di anzianità (1.232 M e 762 F) e d’inabilità (935 M e 664 F). Per entrambi i sessi, in ogni caso, l’importo mensile medio aumenta rispetto allo scorso anno, anche se con un notevole divario fra gli importi, gli uomini soprattutto per le anzianità vantano un surplus rispetto alle donne di 470 euro mensili. Per quanto riguarda il pubblico, le 69.702 pensioni Inpdap attive in regione al 31 dicembre 2011 registrano un importo medio annuo pari a 21.882 euro per un importo complessivo annuo pari a 1,525 milioni di euro. «La ripartizione per area provinciale», scrive l’Inps, «rende evidente che il maggior numero delle prestazioni sono concentrate, con circa il 29%, nella provincia aquilana, con una spesa pensionistica del 28% del totale (pari a 433,2 milioni di euro) seguita dalla provincia di Chieti (28% delle prestazioni e 27% della spesa), Pescara (24% delle prestazioni e 25% della spesa) e Teramo (21% delle prestazioni e 20% della spesa)».

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