CHIETI I filobus piacciono più degli autobus, ma il servizio va migliorato. È quanto viene fuori chiacchierando con gli utenti abituali delle autolinee pubbliche, a sei mesi dall’entrata in funzione della filovia teatina. Innanzitutto, la «linea 1» dovrebbe essere interamente servita dai mezzi elettrici, senza l’integrazione con gli autobus, come avviene adesso. «Viaggio sulla linea 1 abitualmente - dice la studentessa Stephanie al cronista - mi fa piacere utilizzare mezzi nuovi, poco rumorosi e che non inquinano, ma di filobus non è che se ne vedano tanti». Il motivo è in realtà dovuto a un guasto causato da un fulmine l’11 novembre scorso. La saetta si è abbattuta su una delle quattro sottostazioni della filovia, quella di via dei Vestini, danneggiandola seriamente. Con solo tre sottostazioni in attività (quelle di via dei Platani, via Maestri del lavoro e via Valignani) non c’è energia sufficiente per alimentare tutti i mezzi necessari. Franco Chiacchiaretta, responsabile della Filovia per La Panoramica, ha fatto sapere che per aggiustare la sottostazione, occorrerà lavorare almeno fino a fine anno. Una volta terminati i lavori, però, si dovrà ancora aspettare il via libera dell’Ustif. L’unica buona notizia è che non sarà il Comune a dover pagare i circa 100 mila euro della riparazione affidata a una ditta di Viterbo. Ci penserà l’assicurazione. Quindi, almeno per ora, di filobus se ne vedranno ancora pochi. Per quanto riguarda gli autobus di Arpa (servizio extraurbano) e Panoramica (servizio cittadino) gli utenti lamentano frequenze troppo ridotte, soprattutto di notte e nei festivi, e il fatto che alcune zone non sono ben collegate. «Io vivo al Tricalle - dice il diciottenne Gianluigi De Angelis - e quando devo andare alla stazione ho sempre grossi problemi. Non parliamo della notte: impossibile pensare di uscire a divertirsi andando in autobus. A una cert’ora non c’è più nulla». Stesso problema per il signor Giustino Romano, pensionato: «Se volessi andare a vedere uno spettacolo al Marrucino - dice - non saprei come tornare a casa. Chieti offre davvero poco per noi pensionati. È chiuso anche il Supercinema. Ci sono solo le panchine nuove alla villa. Un po’poco». E poi c’è la questione autisti, finita persino all’attenzione del Consiglio comunale perché sono stati visti fumare o usare il cellulare alla guida. «Sì, qualche volta capita anche questo - dice il signor Carmine, pensionato che ha vissuto per 35 anni a Boston - E poi qualcuno è più scrupoloso ma altri troppo frettolosi». Anche Veronica Garzia dice di aver assistito a fenomeni del genere: «È capitato di averli beccati al telefono o a fumare. Comunque quello che ho anche notato è che molti sono davvero poco cordiali».