Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.314



Data: 27/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bilancio, battaglia di fine anno in Regione. Inizia il confronto. Masci: «Conti in ordine». D’Alessandro: «Chiodi ha suicidato l'Abruzzo approvando due anni fa una legge che prevede la società unica nei trasporti e che non è stata mai attuata»

PESCARA In mattinata in commissione, nel pomeriggio in aula. Il bilancio 2014 della Regione, l'ultimo bilancio della legislatura Chiodi, è al rush finale tra attese e sentimenti contrapposti. L'assessore al Bilancio Carlo Masci mette avanti la forza dei numeri: «Per il quinto anno consecutivo ci presentiamo agli abruzzesi con i conti in ordine e la possibilità concreta di ridurre le tasse anche per il 2013 come già avvenuto nel 2012». Ma le opposizioni ricordano il prezzo delle mancate riforme e dei tagli lineari alla sanità, parlando di «risanamento di facciata». Masci è convinto che anche quest'anno il documento contabile sarà approvato senza dover ricorrere all’esercizio provvisorio: «In passato questa era invece una consuetudine, il che significa che il risanamento della Regione è ormai strutturale, mentre nelle due precedenti legislature il deficit viaggiava ad una media di 400 miloni l'anno. Un debito incontrollato che noi abbiamo ereditato nel 2008, quando faceva ingresso la grande crisi finanziaria e i trasferimenti dallo Stato iniziavano ad assottigliarsi: 4 miliardi in meno per l'Abruzzo negli ultimi cinque anni». L'altro riferimento è alla certificazione delle società di rating che hanno portato l'Abruzzo fuori dal giro delle Regioni canaglia: «Eravamo all'ultimo posto e adesso, per l'affidabilità del nostro bilancio, abbiamo superato Lazio, Campania, Piemonte, Molise e Sicilia».
La sensazione è che il dibattito che si aprirà oggi in Consiglio regionale sarà anche il leitmotiv della prossima campagna elettorale, come anticipa Camillo D'Alessandro, capogruppo del Pd: «Questo è un bilancio che certifica la grande bugia di questi cinque anni. Chiodi ci consegna un Abruzzo risanato nei conti ma molto peggio di come lui lo aveva trovato. Un bilancio che più che altro sembra un bollettino di guerra visto che in questi anni non si è proceduto a fare le riforme che servivano anche a generare ricchezza e che in realtà hanno prodotto solo mostri». Il primo riferimento è alla sanità: «Continua ad essere la voce preponderante, ma con una spesa addirittura aumentata mentre diminuiscono i servizi». Poi l'altra grande partita, quella dei trasporti: «Chiodi ha suicidato l'Abruzzo approvando due anni fa una legge che prevede la società unica e che non è stata mai attuata. E le mancate riforme producono minori risorse e un bilancio quasi a zero su tutti i settori nevralgici. Di fatto nel 2014 non ripartirà nulla, dall'economia al turismo, alla cultura».
Il Pd ha anche presentato un proprio pacchetto di riforme da approvare nelle legge finanziaria entro il 31 dicembre. Si tratta delle famose società uniche per la gestione delle cinque Ater, i sei enti d'ambito acquedottistici, le quattro società di trasporto: anche qui, non si è ancora riusciti a trovare la quadratura del cerchio.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it