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Pescara, 18/12/2025
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Data: 27/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Poste, via a lettere e raccomandate più care. Semaforo verde dell’Agcom ai rincari da attuare entro il 2016

ROMA C’è tempo fino al 2016, ma il disco verde per far salire il conto di lettere e raccomandate è già scattato. Potrà infatti costare fino a 25 centesimi in più spedire una missiva con tanto di timbro postale (dagli attuali 70 a 95 centesimi). E per chi di lettere e comunicazioni ne invia a valanga non è un affare da poco. Il disco verde a possibili aumenti delle tariffe praticate da Poste Italiane è arrivato in questi giorni dall’Agcom, l’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (Agcom). Tutti i dettagli sono contenuti nel provvedimento pubblicato sul sito della stessa autorità che dà facoltà a «Poste Italiane ha facoltà» di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0.95 euro/invio, entro il 2016».
L’aumento potrà interessare anche le raccomandate (da 3,60 a 5,40 euro), ma ci sono dei paletti temporali precisi e l’eventuale aumento potrà avvenire solo gradualmente. Qualora, infatti, Poste Italiane decidesse di avvalersi della facoltà di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, spiega infatti l’Agcom, dovrà programmare «gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell’incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale».
I BONUS SULLE POLIZZE

Per una cattiva notizia, ce n’è però una buona almeno per gli automobilisti. Perchè dalla scatola nera al medico dell’assicurazione, dall’officina autorizzata al divieto di cessione del risarcimento: sono tutte norme che consentono ora di ottenere uno sconto nel rinnovo della polizza Rc auto. è questo il risultato delle norme che puntano a rendere meno cara l’assicurazione per gli automobilisti onesti e più severe le norme per chi tenta frodi alle assicurazioni. Un regalo atteso visto che a portarlo è l’entrata in vigore del decreto Destinazione Italia.
Nel dettaglio, le imprese assicurative sono tenute a fare uno sconto di almeno il 7% se l’assicurato accetta l’istallazione della «scatola nera» o di strumenti «equivalenti». In questo caso le registrazioni e i dati forniti dal dispositivo «fanno piena prova dei fatti cui si riferiscono» salvo «la prova del mancato funzionamento del dispositivo». In caso di mancata applicazione dello sconto è prevista una sanzione che va da 5.000 a 40.000 euro comminata dall’Ivass (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni) e la riduzione automatica del premio a vantaggio dell’assicurato. Questo meccanismo favorisce l’autotutela del consumatore che viene incentivato a denunciare soprusi all’ente vigilante.
Se poi la riparazione dell’auto si fa al prezzo dell’officina di fiducia dell’assicurazione lo sconto è del 5% ( 10% per le aree dove le frodi assicurative sono più frequenti). Basta che l’assicurato accetti il risarcimento del danno «in forma specifica». L’auto verrà riparata nell’officina scelta dall’assicurazione oppure in quella scelta dall’assicurato, purchè la fattura dell’artigiano o dell'impresa sia saldata direttamente dall’assicuratore per una cifra che non potrà essere superiore al costo che l'assicurazione avrebbe sostenuto con le sue imprese convenzionate. Quanto, poi, al divieto di cessione del risarcimento può far scattare un bonus del 4%. Infine, accettare le cure dei medici convenzionati con le assicurazioni può far scattare uno sconto del 7%.

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