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Pescara, 18/12/2025
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Data: 27/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Sospiri si dimette da consigliere ma non sarà sindaco. Il politico Pdl lascia il posto in Comune ad Alessio Di Pasquale e pensa alle Regionali: «Non abbiamo salassato i pescaresi»

PESCARA E a sorpresa, al termine del consiglio comunale di lunedì scorso, di fronte a un’aula semi- deserta, il consigliere comunale del Pdl, Lorenzo Sospiri (ora Forza Italia), ha annunciato le sue dimissioni. «Ma non per candidarmi alla carica di sindaco», ha tenuto subito a precisare, tanto per sgombrare il campo da qualche illazione, visto che i pretendenti, alle elezioni del prossimo anno, nell’area del centrodestra, sono già almeno due: il sindaco uscente Luigi Albore Mascia, e il presidente della Provincia Guerino Testa, proposto dall’esponente regionale del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, Filippo Piccone, il quale da Fi, nel movimento delle pedine sullo scacchiere regionale, pretenderebbe che la corsa per aggiudicarsi lo scranno di primo cittadino pescarese fosse guidata da un membro del neonato partito (visto che Gianni Chiodi, Fi, dovrà essere il candidato dell'ex Pdl al vertice della giunta regionale). Al posto di Sospiri subentrerà, per i prossimi quattro mesi di amministrazione, Alessio Di Pasquale. «Per quarant’anni il cognome Sospiri ha difeso gli interessi della nostra città dai banchi del consiglio comunale e ancora una volta», ha rimarcato il consigliere, che ufficializzerà le sue dimissioni nei prossimi giorni, «abbiamo approvato un bilancio senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini». « Quello odierno», ha aggiunto, «potrebbe essere il mio ultimo intervento in consiglio comunale, per dare seguito alla nostra politica di allargamento della nostra rappresentanza all’interno dell’assise, come ha già fatto il consigliere Federica Chiavaroli che ha lasciato il suo posto al consigliere Roberto Carota. Sono felice di aver votato il bilancio e soprattutto che si sia ricomposto un quadro di maggioranza. Abbiamo vissuto una consiliatura in cui si è verificato di tutto, non solo due calamità naturali, ma una vera guerra civile dal punto di vista economico, una guerra che non è stata combattuta nelle trincee, ma dai nostri banchi tagliando di tutto. E onestamente sentire commenti semplificativi secondo cui i consiglieri comunali rappresentano la casta mi suscita ilarità pensando che tali consiglieri non arrivano neanche a un’indennità di 2000 euro al mese di appannaggio, assumendosi però responsabilità pesanti su decisioni fondamentali per la città». E poi un salto nel passato, nel ricordo dello zio, Nino Sospiri, scomparso nel 2006. «Da questo banco da quarant’anni il mio cognome, quello dei Sospiri, ha difeso gli interessi della città, sicuramente con livelli diversi, ma con la stessa buona volontà, serietà, abnegazione e senso del dovere, così come farà chi ci seguirà. I nostri», ha concluso, «sono banchi seri, in cui si lavora sempre per la città» . Sospiri, infine, che invece si ricandiderà come consigliere nelle assisi regionali e comunali, ha concluso ricordando che Pescara non è tra le tante città che in Italia hanno ritoccato le aliquote Imu per la prima casa e le addizionali Irpef.

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