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Pescara, 18/12/2025
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Data: 29/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Sorpresa, nel 2013 un fisco più leggero. Secondo la Cgia di Mestre benefici da 15 a 250 euro a famiglia. Equitalia scrive alle partite Iva: usate le compensazioni

ROMA Arriva sino a 250 euro lo “sconto” sulle tasse per le famiglie italiane nel 2013. Lo rileva la Cgia di Mestre che, pur ammettendo che gli importi sono modesti, non nasconde la soddisfazione per l'inversione di «una tendenza che negli ultimi anni aveva assunto una dimensione molto preoccupante». Tre le tipologie familiari prese in esame dallo studio: rispetto al 2012, quest'anno un giovane operaio senza familiari a carico beneficia di un risparmio fiscale di 15 euro. Per una famiglia bireddito con un figlio a carico, invece, il peso delle tasse diminuisce di 178 euro, mentre sale appunto a 250 euro lo sgravio per una famiglia monoreddito con due figli a carico. Le buone notizie, per Cgia, non sono finite perchè nel 2014, almeno per i primi due casi, la situazione è destinata a migliorare, grazie alla riduzione del cuneo fiscale approvato dal governo Letta con la legge di Stabilità. Se per il giovane operaio la contrazione rispetto al 2013 sarà di 111 euro, quasi cento euro in più, per la coppia con un figlio salirà a 183 euro. Solo nel caso della famiglia monoreddito con un livello retributivo medio alto, le tasse sono destinate ad aumentare. Rispetto a quest'anno, nel 2014 pagherà 164 euro in più. La spiegazione di un portafoglio familiare meno alleggerito la fornisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre. «Con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e con l'incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico - dice Bortolussi Bortolussi - nel 2013 queste misure hanno assunto una dimensione economica superiore a tutti gli aumenti registrati nel corso dell'anno. Grazie a ciò, le famiglie hanno potuto godere di una riduzione del carico fiscale rispetto al 2012. Con il taglio del cuneo che premierà solo i lavoratori dipendenti, dal 2014 i risparmi saranno più pesanti per i livelli retributivi più bassi, mentre tenderanno a ridursi man mano che cresce il reddito» Un beneficio che secondo il segretario della Cgia «ammortizzerà l'aumento dovuto all'introduzione della Tasi, all'aggravio dell'Iva e al ritocco all'insù delle addizionali e del carburanti ma non riguarderà le famiglie composte da pensionati e lavoratori autonomi che non potranno beneficiare del taglio del cuneo fiscale. Queste famiglie, pertanto, saranno chiamate, molto probabilmente, a pagare di più rispetto a quanto hanno versato quest'anno». Intanto l'amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo, ha scritto a 150.000 partite Iva (utilizzando gli indirizzi di posta certificata di Infocamere) invitandole a usare lo strumento della compensazione dei debiti col fisco con i crediti vantati verso la P.a. Uno strumento, previsto dal decreto per il pagamento dei debiti della P.a., ancora non particolarmente gettonato. Allo stato infatti le richieste arrivate sarebbero 250 per un totale di 18 milioni. Questo anche se - come dice lo stesso Mineo - sui tratta di «uno strumento importante per le imprese in questo momento di difficoltà economica». «Noi già da mesi - aggiunge - siamo pronti a effettuarle e ad oggi abbiamo ricevuto circa 250 richieste. Ho voluto ricordare ai titolari di partita Iva che la legge mette a loro disposizione questa possibilità per incassare eventuali crediti commerciali e utilizzarli per regolarizzare la loro posizione con il fisco. Una lettera che vuole essere un segnale di attenzione nei confronti dei contribuenti.

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