L’AQUILA Sono le 19 e 30 di domenica quando il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, dopo un a seduta più volte rinviata per mancanza del numero legale, decide di sospendere i lavori, che riprendono questa mattina alle 12. Ancora una volta, l’assise si scioglie con un nulla di fatto. La giornata infuocata del Consiglio regionale si è aperta con le accuse del Pd, che ha denunciato irregolarità nel bilancio in corso di approvazione. «La Corte dei Conti ha certificato le bugie di Chiodi e il suo finto risanamento di questi anni che si è concluso con un bilancio giuridicamente e tecnicamente falso». Così il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro ieri mattina in conferenza stampa, dopo la maratona del giorno e della notte precedente. Il bilancio è ancora in discussione a poche ore dalla scadenza dei termini per l'approvazione, pena il ricorso all'esercizio provvisorio. L'incontro con la stampa di ieri mattina è avvenuto dopo due giorni di lavori nelle commissioni consiliari riunite congiuntamente e dopo la prima maratona notturna in consiglio terminata intorno alle quattro del mattino di ieri. Al centro dello scontro, la nota della Corte dei conti del 18 dicembre scorso che, spiegano le opposizioni, chiede alla regione di approvare i rendiconti degli ultimi due anni, per verificare la fondatezza dei conti nel bilancio preventivo del 2014. Per la maggioranza di centrodestra che rivendica l'azione di risanamento, i dati sia pure ufficiosi sono stati inviati e comunque la mancata approvazione dei rendiconti del 2012 e del 2013 non è un ostacolo ad approvare il documento entro il 31 dicembre. Ma le minoranze dicono no, chiedono «una operazione verità» con il ricorso all'esercizio provvisorio per andare all'approvazione nel mese di gennaio dei rendiconti e poi del bilancio. Un'azione che secondo D'Alessandro «durerebbe pochi giorni e darebbe alla regione un bilancio su somme certe». La commissione bilancio ha approvato con i voti della maggioranza sabato sera intorno alle 23 le bozze di bilancio e finanziaria. «Con l'esercizio provvisorio», spiega D’Alessandro, «non succederebbe nulla, si andrebbe avanti con risorse certe e cioè con un dodicesimo delle spese, tutto ciò considerando che in Abruzzo siamo in regime di prorogatio per via della fine posticipata della legislatura, e non si possono fare leggi di spesa se non straordinarie». Forza Italia in giornata ha fatto sentire la propria voce a sostegno delle posizioni del governo Chiodi. «L'Abruzzo ha un bilancio e una finanziaria votati in commissione sulla base di pareri positivi e di legittimità degli ogni organismi competenti, quindi basta con i tatticismi d'aula da parte delle opposizioni di centrosinistra; gli abruzzesi meritano finalmente, anche da parte delle opposizioni, senso di responsabilità. È un'idea scellerata quella di spingere la Regione all'esercizio provvisorio solo per la loro campagna elettorale», ha detto Riccardo Chiavaroli, che ha proseguito: «Non è mai stato presentato un bilancio più trasparente e reale di questo. Ormai il loro compito è solo quello di fare propaganda politica». «L'opposizione cerca di mettere in bocca alla Corte dei conti parole che non ha detto». Così il presidente Gianni Chiodi, ha risposto alle opposizioni di centrosinistra. «Nella relazione, la Corte dei Conti ricorda che le norme di contabilità non consentono di applicare al bilancio di previsione l'avanzo disponibile, se non sono stati approvati i consuntivi. Nel bilancio 2014 è stato solamente iscritto l'avanzo vincolato. L'avanzo di amministrazione non è iscritto per pareggiare il bilancio della Regione, come qualcuno vorrebbe far pensare. C'è anche da dire che i revisori hanno dato parere positivo sul bilancio che rispecchia i requisiti di legge. Non c'è equilibrio a causa della disastrosa gestione dell’ amministrazione della sinistra che ha fatto sprofondare l' Abruzzo nel baratro del peggior debito pubblico».
LA SEDUTA RIPRENDE OGGI ALLE 12
Approvato il documento di programmazione finanziaria
L’AQUILA Tra contestazioni e rimandi, dopo il rinvio delle 17 per mancanza del numero legale e quello delle 18, i lavori del Consiglio regionale sono ripresi ieri pomeriggio alle 19 e 15. Un incontro che non ha consentito l’approvazione del bilancio, ma ha permesso di dare il via libera al documento di programmazione economico-finanziaria 2014-2016. Dopo una verifica in aula, il presidente Pagano ha aggiornato la seduta a questa mattina, alle ore 12, per consentire ai capigruppo di esaminare i 292 emendamenti al bilancio depositati. Contestualmente, il presidente del consiglio Pagano ha convocato, per questa mattina alle 11 all’Aquila, una conferenza stampa di fine legislatura. Al termine dell’incontro con i giornalisti riprenderanno i lavori dell’assise in vista dell’approvazione del bilancio, nel tentativo di trovare un’intesa alla luce del muro contro muro che va avanti da tre giorni tra maggioranza di centrodestra e opposizione.