Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.314



Data: 31/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pagano: «Abbiamo riconquistato l’orgoglio perduto»

L’AQUILA «Dopo cinque anni non facili e pesantemente segnati dal terremoto del 6 aprile 2009, oggi consegniamo agli abruzzesi un’istituzione regionale risanata e riorganizzata. La nona legislatura rappresenta la discontinuità con il passato per i risultati ottenuti, che sono la base per avviare un percorso nuovo a partire dalla decima legislatura»: così il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, aprendo la tradizionale conferenza stampa di fine anno, ieri mattina all'Emiciclo, a margine dei lavori consiliari. «La sfida posta in essere in questa legislatura -ha detto Pagano- è stata quella di ricostruire la credibilità dell'istituzione nel cambiamento, ed è stato possibile grazie ad un’azione reale di spending review e di interventi istituzionali importanti».
ENTI SOPPRESSI
Il presidente ha sottolineato che «in tema di tagli alla spesa pubblica, non si puo' non ricordare il riordino degli enti regionali, con la soppressione dell'Azienda per l'edilizia e il territorio, dell'Agenzia per i servizi di sviluppo agricolo, dell'Azienda di promozione turistica e di Abruzzo lavoro. Attraverso la legge di riforma dello Statuto è stato ridotto il numero dei consiglieri e degli assessori regionali, che dalla prossima legislatura saranno rispettivamente 31 e 6, a fronte dei 45 e 10 di oggi. Un altro obiettivo che abbiamo raggiunto riguarda la riduzione dei costi complessivi del Consiglio, dai 33 milioni di euro del 2009 a 26. Un risultato ottenuto grazie a una politica di contenimento e razionalizzazione delle spese che ha permesso di ritornare ai livelli di spesa del 2002».
Intensa anche l'attivita' legislativa. Negli ultimi cinque anni l'assemblea ha approvato 261 nuove leggi, 159 delle quali di iniziativa consiliare. Pagano: «Un trend iniziato fin dall'insediamento, invertendo in Abruzzo quel rapporto che vede in altre Regioni una prevalenza dei disegni di legge presentati dalla giunta regionale rispetto alle proposte del Consiglio. Grande attenzione è stata riservata alla qualità della normazione e al riordino del sistema legislativo regionale, con l'abrogazione complessiva di 332 leggi. Oggi ci si chiede se sia giusto puntare ancora sul ruolo delle Regioni, come enti di collegamento tra Stato e territorio. Io sono convinto della centralità dell'ente Regione. Non dobbiamo dimenticare che le Regioni sono diventate un elemento distintivo del nostro Stato e in questi 43 anni hanno contribuito in modo determinante a ridisegnare l'identità dei territori, a dare voce alle comunità, difendendo i loro interessi e i loro bisogni». Parlando della discontinuità con il passato, Pagano ha aggiunto: «Ci siamo insediati in un clima di sfiducia verso la classe politica. Non mi sono mai sentito un uomo di parte, fui votato anche da parte dell'opposizione e per me è motivo di orgoglio».
COLLABORAZIONE
In tema di collaborazione tra le parti politiche, «se i bilanci sono sempre stati approvati, e mi auguro lo sia anche quest'anno, vuol dire che c'è stato un rapporto nuovo tra maggioranza e opposizione e mai un ostruzionismo sterile. In 40 anni non era mai accaduto che i consiglieri riducessero i loro compensi invece che aumentarli, e questo è avvenuto nel 2010, quando non c'era alcuna imposizione di spending review Siamo stati la Regione benchmark, punto di riferimento. Un motivo di orgoglio, anzi la riconquista dell’orgoglio perso dopo la vicenda dei debiti della sanità».
Alla conferenza stampa erano presenti il vicepresidente del Consiglio, Giovanni D'Amico, e il consigliere Paolo Palomba.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it