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Pescara, 18/12/2025
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Data: 31/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dragaggio e collegamenti il 2014 sarà decisivo per il rilancio del porto

Il 2014 dovrebbe essere l’anno decisivo per il rilancio del porto di Pescara, con il dragaggio che terminerà a fine febbraio dopo aver scavato e prelevato 296 mila metri cubi di sabbia dai fondali riportati ad una profondità di 4 metri e mezzo nel porto canale, 3 metri e mezzo nel centro canale e 5 metri e mezzo nell'area commerciale. E proprio i 5 metri e mezzo di pescaggio della darsena commerciale, tecnicamente, consentirebbero la riattivazione dei tanto agognati collegamenti commerciali, Croazia in primis. Peccato che le compagnie non abbiano riscontrato la convenienza economica: al momento non è previsto il ripristino del collegamento marittimo.
Sono queste le novità più importanti, emerse ieri nell'ambito della conferenza nella quale la Direzione marittima Abruzzo e Molise ha tracciato il bilancio delle attività compiute nel 2013. Ma non si potrà cantare vittoria prima della prova dei fatti: «A fine febbraio - spiega il capitano di fregata Antonio Catino, comandante in seconda della Direzione marittima - dovremo essere in grado di effettuare una prova di ormeggio nel porto canale, dove attraccherà una motocisterna di 5.100 tonnellate, lunga 141 metri. In caso di esito positivo, anche la ripresa del traffico commerciale sarà possibile e allora sarà solo il mercato a decidere il futuro del porto».
Nel frattempo, guardando all’anno 2013 che va concludendosi, sono stati diversi gli interventi eseguiti dai militari della Capitaneria, a partire dal settore ricerca e soccorso: «Sono state 133 le persone soccorse in mare - precisa Catino -, di cui almeno 4 strappate a morte certa, e 57 le unità assistite o recuperate come accaduto lo scorso 16 dicembre quando, a largo di Francavilla, una nostra motovedetta ha recuperato due pescatori caduti in mare dalla propria imbarcazione, dopo due ore e mezza di ricerca, in condizioni di ipotermia».
Un altro ambito nel quale gli uomini della Capitaneria si sono distinti, è stato quello del controllo della filiera ittica: «Abbiamo eseguito - elenca lo stesso vice comandante - ben 4.200 controlli elevando 350 sanzioni amministrative, per un importo di 590 mila euro, e notificando 36 notizie di reato per frode in commercio ittico di prodotti diversi da quelli in oggetto. Per questo, abbiamo così sequestrato 11.800 chilogrammi di prodotti».
A dir poco provvidenziali sono poi stati gli interventi compiuti nel settore della salvaguardia ambientale, come dimostrato il 23 marzo scorso quando la motocisterna turca "Nazo-S" fece ingresso nel tratto di mare abruzzese alla deriva, priva di equipaggio e con un incendio a bordo: «Se non fossimo intervenuti prontamente sulla nave - sottolinea e conclude il capitano di fregata Antonio Catino -, spegnendo l'incendio e rimorchiandola nel porto di Ortona, se essa si fosse capovolta o inabissata, si sarebbe verificato un disastro ambientale di gravi proporzioni».

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