TERAMO L’aumento era annunciato. La mazzata no. Eppure da anni, ormai, Strada dei Parchi, con la scusa di essere una autostrada di montagna, di effettuare importanti investimenti, aumenta a dismisura il costo del pedaggio. E in una regione dove i trasporti pubblici sono a livelli da terzo mondo per i pendolari la spesa mensile aumenterà in maniera sostanziale.
E così mentre il ministro Lupi annuncia l’ aumento gli abruzzesi vengono tartassati. «L'incremento medio - sottolinea un comunicato del ministero delle infrastrutture - è pari a circa il 3,9%, contro una media del richiesto dalle stesse società pari al 4,8%. La riduzione deriva dall'esigenza di attenuare l'impatto degli incrementi tariffari sull'utenza in un periodo di perdurante crisi economica». Un annuncio generalista quello del ministro delle Infrastrutture. Strada dei Parchi ha deciso di far lievitare l’aumento fino all’8,29%.
Tante le proteste che arrivano dalle diverse categorie, a cominciare dagli autotrasportatori. Eppure se l’A 24 attraversa gli Appennini lo fa pure l’A 1 nel tratto tra Bologna e Firenze. Eppure i trattamenti tariffari sono diversi. E si trova a pagare tariffe di autostrada di montagna chi da Vicovaro o da Tivoli arriva nella Capitale.E per gli abruzzesi la fregatura è doppia. Da Pescara affrontare il viaggio in treno verso Roma è praticamente impossibile, chi vuole utilizzare l’auto non ha strade alternative all’autostrada. L’obolo per Strada dei parchi è quindi obbligatorio.
«L' aumento di oltre l'8% dei pedaggi dell'autostrada dei Parchi, dall'Abruzzo per Roma (oltre il doppio della media nazionale che è sotto il 3,8%) , è una mazzata per i cittadini e le imprese abruzzesi. L'aumento va ben oltre il tasso di inflazione e si ripercuote negativamente su chi utilizza l'autostrada con più frequenza per motivi lavorativi. Per l'economia è un colpo essendo il costo dei trasporti un fattore importante per la competitività delle imprese». Il primo a prendere posizione contro questo aumento esagerato è stato il parlamentare di Sel Gianni Melilla. «Le ragioni di questo aumento non hanno una logica accettabile e in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo dovevano portare ad una diversa riflessione sia l'Autorità di Governo che la Strada dei Parchi spa - ha aggiunto - chiederò al Governo di conoscere i motivi di questa scelta con l'obiettivo di farla riconsiderare nell'interesse dell'Abruzzo, dei pendolari, delle imprese».
Facile difesa di Strada dei parchi. «L’aumento tariffario che il ministero ha previsto per Strada dei Parchi è più alto della media delle altre concessionarie, e nonostante ciò il suo costo chilometrico resta nella media italiana e tra i più bassi delle autostrade di montagna. Infatti, confrontando le tariffe di tutte le concessionarie italiane con quelle di A24-A25 si evidenzia come queste ultime siano al 15° posto tra tutte le autostrade, e all’11° posto tra quelle di montagna». Parole che non soddisfano l’utenza. « Strada dei Parchi, infatti, nonostante le difficoltà del quadro macroeconomico del Paese, nel 2013 ha aumentato del 10 % i propri investimenti portandoli da 105 a 116 milioni di euro. Inoltre nel corso dell’anno sono state realizzate attività di manutenzione ordinaria ricorrente per circa 23,5 milioni di euro». Come se le altre concessionarie non facessero nulla.