Per i pendolari che viaggiano sull’Autostrada dei Parchi il nuovo anno è partito con pedaggi più salati (ne parliamo in altra pagina), ma non ci sono solo i rincari, scattati o temuti, a impensierire le famiglie in questo inizio 2014: oltre alle canoniche scadenze di pagamento, c'è l'incognita di quanto peseranno tasse e tributi sotto nuovo nome, al via da quest'anno.
Gennaio è anche il mese in cui le famiglie incolonnano i bollettini dell'anno: si parte con i 113,50 euro del canone tv. L'incognita è invece su quanto e come muoveranno la bilancia delle famiglie l'intreccio delle nuove misure fiscali e dei tributi locali, a cominciare dalla nuova Tares che a Pescara si paga entro la fine di questo mese. Nel gioco delle simulazioni, le associazioni dei consumatori stimano spese-extra a famiglia anche di 1384 euro l'anno: è la prima previsione di Federconsumatori. In uno scenario ancora nebuloso, per i commercialisti è tempo di super-lavoro.
«Per le piccole e medie imprese ci sono piccoli segnali nel decreto stabilità, ad esempio nella deduzione dei costi - premette Gianluca Musa, commercialista -; per le famiglie le novità sono le maggiori detrazioni sulle buste paga di lavoratori a reddito basso, liberando piccole cifre. I redditi alti, invece, probabilmente pagheranno di più». «Ci sarà da pagare la nuova Imu, tornerà l'Irpef sulle case sfitte e saliranno le imposte di bollo sui conti correnti e i titoli tenuti in banca - snocciola Pietro De Vitis, consulente per Codici -. Ma c'è anche il rischio di imposte più salate anche per chi non ha nè casa nè ricchezze finanziarie, vanificando la modesta riduzione delle tasse sul lavoro dovuta al taglio del cuneo fiscale. La legge di stabilità appena approvata prevede che entro il 31 gennaio il governo debba razionalizzare le detrazioni fiscali del 19%, cioè tagliarne alcune: potrebbero scendere al 18% le detrazioni su spese sanitarie, quelle veterinarie, e altre». Si vedrà.
Nel toto previsioni, altri possibili rincari. «Prevista un’imposta di bollo forfettaria pari a 16 euro dovuta sulle istanze trasmesse in via telematica - aggiunge -. Dal 2014 dovrebbero inoltre aumentare le accise su benzina e gasolio. Rincari in vista per caffè, bibite e snack acquistati nei distributori automatici di uffici, scuole e ospedali: da ieri infatti è possibile aumentare il prezzo di circa il 6% adeguandolo all'aumento dell'Iva dal 4 al 10% anche per le macchinette in edifici pubblici per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell'aggravio fiscale».