L’AQUILA L’avevano annunciato e adesso dalle parole si passa ai fatti. Il centrosinistra dalla ritrovata unità attacca ad alzo zero sulla finanziaria regionale approvata negli ultimi giorni del 2013 in una serie di convulse sedute. Infatti due esposti, uno congiunto alla Corte dei Conti e ai Revisori dei Conti, l'altro al collegio regionale per le garanzie statutarie, verranno presentati nei prossimi giorni per denunciare le decisioni prese dalla maggioranza di centrodestra.
IL DETTAGLIO
Nel primo passaggio la denuncia alla Corte dei Conti è relativa alla possibilità di stornare 9 milioni di euro dal capitolo delle risorse del personale (quindi spese obbligatorie) per farli affluire nel maxi-emendamento dove invece figurano spese facoltative per i settori cultura, parchi e riserve e agricoltura. «Il centrodestra - spiegano gli esponenti del centrosinistra - ha bocciato l'istanza di andare all'esercizio provvisorio e rimandare di due mesi l'approvazione di bilancio e finanziaria per licenziare prima i rendiconti come richiesto dalla corte dei conti in ottemperanza della nuova legge che impone il pareggio di bilancio».
Per quello che riguarda il secondo esposto invece, ai revisori dei conti si chiede se il Pdl non avesse dovuto chiedere loro un nuovo parere alla luce del fatto che con il maxi-emendamento è stato approvato un bilancio diverso da quello licenziato dalla giunta e che aveva ricevuto il placet degli stessi revisori. Al collegio per le garanzie statutarie le opposizioni si rivolgono per avere un parere sulla legittimità del comportamento del presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, che ha annullato i circa 2300 emendamenti ostruzionistici presentati dalle opposizioni con varie motivazioni tra cui quella che erano irregolari perchè avrebbero stravolto i due documenti. «L'eccesso di fretta di Chiodi potrebbe creare seri problemi per i cittadini abruzzesi e imprese che potrebbero vedere il blocco di servizi per le procedure illegittime attuate dal centrodestra», ha spiegato il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini.