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Pescara, 17/12/2025
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Data: 10/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto a Teramo - Manola: no comment, ma è in pole position. La Di Pasquale scelta dal Pd per sfidare Brucchi, intanto lo incalza in consiglio sugli asili nido

TERAMO Manola Di Pasquale stoppa subito il giornalista al telefono: «Non rilascio dichiarazioni». Il silenzio della presidente regionale del Pd è il modo migliore per proteggere la sua probabile designazione a candidato sindaco del Partito Democratico, che dovrebbe avvenire a giorni. L’ok definitivo non arriverebbe già dalla segreteria provinciale del partito, in programma stasera, ma dopo un ulteriore passaggio a livello regionale. In ogni caso, Manola Di Pasquale è in pole position per indossare lo scomodo ruolo rifiutato da Giovanni Cavallari, del quale – se venisse designata candidato sindaco – prenderebbe anche il posto di capogruppo del Pd in consiglio. Del “gran rifiuto” e dell’abbandono della politica attiva da parte di Cavallari si è parlato a lungo nel consiglio comunale di ieri, dove è stato sancito l’ingresso di Berardo Nardi del Pd al posto dello stesso Cavallari e di Giuliano Ciccocelli di “Al centro per Teramo” al posto dell’altro dimissionario Mauro Di Dalmazio. Il capogruppo di “Futuro In” Franco Fracassa ha ipotizzato che dietro l’addio di Cavallari ci siano «faide interne» al Pd, e dall’opposizione è arrivato un coro di risposte piccate. Sandro Santacroce di Rifondazione ha sottolineato come ci sia stata una «mancanza di trasparenza» sulle reali motivazioni delle dimissioni di Di Dalmazio. Il consiglio era dedicato alle interrogazioni e tra le tante presentate spicca proprio quella di Manola Di Pasquale, che ha chiesto all’amministrazione di modificare il più presto possibile il regolamento sulle rette degli asili nido. «Il regolamento», ha detto il consigliere del Pd, «è collegato alla presentazione del modello Isee, che si presenta all’inizio dell’anno e vale per 12 mesi. Tuttavia succede sempre più spesso, causa crisi, che uno dei genitori perda il lavoro e si ritrovi senza più reddito, per cui quella famiglia non riesce più a pagare la retta dovuta. Nel regolamento che abbiamo a Teramo non c’è la possibilità di modificare la retta se la situazione economica dei genitori cambia durante l’anno, per cui chiedo di modificarlo al più presto». Ha risposto il sindaco Maurizio Brucchi, impegnandosi a far fare agli uffici questa modifica.

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