L’AQUILA Sono ancora tutti da svelare i contorni dell’inchiesta «Do ut des», che ha portato quattro persone agli arresti domiciliari per un giro di presunte mazzette legate alla ricostruzione. Nel capoluogo abruzzese la politica è tutta in fibrillazione, e non solo per le sorti della Giunta Cialente, quanto per gli ulteriori sviluppi giudiziari che l’inchiesta potrebbe riservare. E fa bene la classe politica a tremare, dopo le dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria da Daniele Lago, legale rappresentante della Steda, una ditta interessata a entrare nel vortice della ricostruzione, che lasciano presagire un sistema ben collaudato di «spartizioni». «Tancredi mi spiegò che in Comune, all’Aquila, i lavori venivano affidati previo accordo con politici e/o funzionari, in relazione alle loro aree di influenza: mi si disse, ad esempio - continua - che gli imobili Ater facevano capo a una persona, gli immobili di altra natura ad altra persona ancora, e nel caso di specie, il vice sindaco Riga era referente per l’aggregato che mi si propose». Come dire, «A ciascuno il suo», citando Leonardo Sciascia. L’aggregato in questione è denominato Alto.Mac. Il consorzio è presieduto dalla dottoressa Sabrina Cicogna, assolutamente estranea e all’oscuro dei fatti oggetto di indagine. «In conseguenza di questa spartizione - prosegue Lago -era dovuta al Riga una somma a titolo di compenso per l’affidamento diretto che mi avrebbe procurato. Quando ci incontravamo lo facevamo stabilmente presso la hall dell’hotel Amiternum. In uno degli incontri Riga , alla presenza di Tancredi e Marcon, mi disse che ci era stato assegnato il puntellamento dell’aggregato Alto.Mac». Dichiarazioni pesanti, quelle di Lago, tutte da riscontrare, è vero. Ma la politica aquilana trema, e non solo quella. Tremano anche i «coltivatori» del metro quadro di competenza, che finora hanno influito sulle sorti della ricostruzione. E agli arresti domiciliari dell’ex assessore ed ex consigliere Pierluigi Tancredi, di Daniela Sibilla, Vladimiro Placidi e Pasquale Macera, potrebbero aggiungersene di nuovi.