Sono i due nomi emersi nella riunione con i circoli comunali, a giorni deciderà l’unione cittadina Nella lista dei candidati alla Regione l’unico sicuro per ora è l’ex sindaco di Pineto Monticelli
TERAMO Sarà l'unione comunale del Pd a dare il via libera sulla scelta del candidato sindaco. Il percorso che porterà, a quanto pare in tempi brevi, all'investitura ufficiale che colmerà il vuoto lasciato da Giovanni Cavallari è stato confermato ieri nell'incontro convocato dal segretario provinciale Gabriele Minosse. Alla riunione hanno partecipato i dirigenti dei circoli comunali in cui si voterà nella prossima primavera. Con loro il segretario ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda candidature a sindaco, eventuali primarie e formazione delle liste. Su Teramo è stata ribadita la possibile investitura di Manola Di Pasquale, consigliere comunale e presidente regionale del partito. Al suo nome, però, resta affiancato quello di Gianguido D'Alberto, che in Comune presiede la commissione di vigilanza, non ancora accantonato come potenziale aspirante primo cittadino. Nei prossimi giorni Minosse sentirà entrambi i possibili candidati e poi lascerà la parola all'unione comunale per l'indicazione definitiva. L'orientamento del partito è di sottoporre il nome che sarà scelto dalla dirigenza locale ai potenziali alleati per organizzare le primarie. L'effettivo svolgimento della consultazione preventiva rispetto al voto di primavera dipenderà alla risposta delle altre forze in campo alternative al centrodestra guidato dal primo cittadino uscente Maurizio Brucchi. L'invito a concorrere alle primarie sarà aperto in particolare a Gianluca Pomante, designato sindaco da "Teramo 3.0", "Il popolo di Teramo" e Movimento 139, e Raffaele Di Gialluca, il cui nome è stato indicato da un raggruppamento rappresentato in città dal consigliere regionale di Fli ed ex vicesindaco Berardo Rabbuffo. La linea di puntare su consultazioni preventive, dove queste saranno possibili, nel corso della riunione di ieri sera è stata confermata da Minosse non solo per Teramo ma per tutti i comuni della provincia chiamati alle urne. La designazione del candidato sindaco teramano, comunque, passerà al vaglio anche dei livelli regionali del partito e in particolare del segretario Silvio Paolucci e dell'aspirante governatore Luciano D'Alfonso, ai quali nelle settimane scorse era stata attribuita un'intesa con il parlamentare Daniele Toto e con Rabbuffo sull'investitura diretta di Di Gialluca senza passare per le primarie. Alla segreteria provinciale spetterà invece il compito di compilare la lista dei candidati alla Regione. Il solo nome per il momento in campo è quello dell'ex sindaco di Pineto Luciano Monticelli, che avrebbe già ricevuto la benedizione di Minosse. «La sua è una candidatura forte», si limita a osservare il segretario, «ma non l'unica possibile». Da occupare ci sono sette posti in lista, di cui quattro da riservare a donne. L'investitura di Manola Di Pasquale come candidato sindaco lascerebbe aperto uno spazio nella lista.