L’AQUILA «Siamo sconcertati e basiti per le dichiarazioni rilasciate dall'azienda. Il licenziamento è arrivato senza preavviso, motivato verbalmente dall'impossibilità, per la X-Press, di far fronte al mantenimento di tutte le maestranze per il blocco dei finanziamenti regionali. Non vi sono altre motivazioni». E' la risposta del gruppo di lavoratori, gli ultimi 13 dei 23 licenziati in totale dalla X-Press, al presidente, Giuseppe Musarella. «Altro che mancato superamento del periodo di prova», dicono, «come l'azienda ha scritto nella lettera di licenziamento, che ci è stata consegnata a mano il 3 gennaio scorso. La diminuzione del personale, rispetto alla quota iniziale di 60 dipendenti, è legata esclusivamente al congelamento del finanziamento da 800mila euro, per il quale la Regione ha chiesto chiarimenti alla società che gestisce l'aeroporto di Preturo e al fatto che lo scalo ancora non è operativo». I lavoratori licenziati hanno deciso di prendere posizione dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate dal Musarella al nostro giornale in cui il presidente parlava di «mancato superamento del periodo di prova». «Le lettere di licenziamento sono arrivate come un fulmine a ciel sereno», dicono, «l'unica avvisaglia, il 30 dicembre scorso, si era avuta con la notizia del probabile congelamento dei fondi a favore della X-Press, ma ci era stato assicurato che avremmo ottenuto il passaggio del contratto a tempo indeterminato». Così non è stato per 23 dei 60 lavoratori assunti dalla X-Press, tutti impiegati nell'aeroporto di Preturo, mentre l'azienda non ha toccato il personale che presta servizio in altre sedi. «L'azienda, in via informale», incalzano i lavoratori licenziati, «ci ha detto di non avere la possibilità di mantenere i livelli occupazionali previsti, senza la copertura dei fondi regionali e in assenza di una reale operatività dell'aeroporto, che risulta ancora chiuso al traffico, dato che non vi si effettuano voli, se non quello inaugurale». Di qui, l'appello alla Regione e al Comune, in primis al sindaco dimissionario, Massimo Cialente, e l'assessore Emanuela Iorio: «Ci aspettiamo dal Comune, che ha sponsorizzato l'apertura dell'aeroporto dei Parchi, una presa di posizione netta sulla vicenda dei licenziamenti. Chiediamo di essere convocati ufficialmente per illustrare agli organi competenti la reale situazione sulla gestione dello scalo aquilano». I 23 lavoratori mandati a casa dalla X-Press erano stati assunti con la mansione di facchino-autista, che corrisponde al VII livello ma, secondo quanto riferito «avrebbero sempre svolto attività nel settore amministrativo e nella formazione per la gestione funzionale dell'aeroporto». Fin qui le proteste dei lavoratori. Ora si spera nelle istituzioni ma con poca convinzione.