Iscriviti OnLine
 

Pescara, 17/12/2025
Visitatore n. 750.271



Data: 13/01/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Cialente stavolta non ci ripensa e passa le consegne A L’Aquila centrodestra pronto alle elezioni Prima i programmi poi la scelta dei candidati

L’AQUILA Non sono bastate le telefonate in zona Cesarini dell’establishment del Pd. Dopo la bufera giudiziaria che ha investito il capoluogo abruzzese, legata all’ennesima storia di appalti sospetti sulla ricostruzione, Massimo Cialente ha ufficializzato le dimissioni da sindaco dell’Aquila. Lo ha fatto eri, con un alettera al presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, a 24 ore dalla sua decisione di dimettersi. Cialente, lasciato solo dal suo partito, il Pd, si è trovato a fronteggiare le legittime rimostranze dei cittadini che chiedono chiarezza anche per quanto riguarda la vicenda della casa della cognata, rimborsata a peso d’oro prima dalla Fintecna e poi dal Comune. Una vicenda che non presenta alcun risvolto di natura penale, ma che la dice lunga sulla trasparenza delle procedure adottate dal Comune dopo il terremoto del 2009. Del «doppio» rimborso, in sintesi, su una platea di 65mila sfollati solo 27 ne hanno usufruito. E non è certo perché i comuni mortali non fossero interessati. Quell’ordinanza a cui solo pochi fortunati sono stati ammessi è stata custodita gelosamente nelle segrete stanze degli uffici municipali. E su questa falsariga si innesta un’altra polemica che ha ancora a che vedere persone prossime all’ex primo cittadino. E che sta facendo discutere la città e la politica locale. Il riferimento è alla convenzione che l’ex rettore Di Orio sotto processo per una serie di appalti discussi, ha presentato alla Asl per i ruoli da dirigente, nella quale tra gli altri è indicato il nome della moglie di Cialente, Donatella Ussorio, tecnico laureato in aspettativa per dottorato di ricerca, che attualmente (non avendo ancora conseguito il dottorato), non possiederebbe i titoli per essere inclusa in quella convenzione. Il sindaco nei giorni scorsi, e prima di entrare in silenzio stampa, aveva sostenuto sui blog che, al contrario, la moglie possiede i requisiti richiesti avendo conseguito ben due lauree. Prima di formalizzare le dimissioni, Cialente ha nominato vice sindaco l'assessore Elisabetta Leone, che subentra a Roberto Riga, al quale venerdì scorso erano state ritirate le deleghe. Leone guiderà la giunta per 20 giorni, in attesa dell’arrivo del commissario prefettizio. A sostegno di Cialente arriva la «piena solidarietà politica e personale» espressa dal senatore Giovanni Legnini. Il Pd, invece, pensa alle elezioni. E il candidato in pole position è Giovanni Lolli. Attualmente quello di Lolli è l’unico nome spendibile in ambito Pd, anche considerati i suoi trascorsi parlamentari. Stefania Pezzopane, secondo i soliti rumors interni al partito, non sarebbe interessata alla poltrona di sindaco, avendo da poco coronato un’ambizione che inseguiva da lungo tempo, quella di essere eletta in Senato. Sul fronte opposto il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi non si sbilancia su possibili candidature a sindaco. «Parlare di eventuali candidati - afferma - è inutile: i candidati esistono solo quando li si ufficializza». Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale e fresco fresco di investitura da parte di Silvio Berlusconi di coordinatore di Forza Italia, glissa il commento sull’addio di Cialente e prende il taccuino della settimana entrante. «Dobbiamo incontrarci, fare il punto della situazione, discutere». Chi? «Noi del centrodestra. Tutti. Dobbiamo decidere una strategia comune. Allarghiamo il discorso a tutta l’area di centrodestra che appoggiò la candidatura di Giorgio De Matteis al ballottaggio». Pagano insiste sul concetto di ritrovata unitarietà, di ampie convergenze e di fronte allargato. Ma un candidato in mente non ce l’ha, e se ce l’ha non lo dice: «Non si pensa a un candidato prima di un confronto. Il centrodestra si ritroverà in settimana per analizzare la situazione. Ci vuole qualcuno con capacità conclamate, abile a coagulare il consenso e catalizzare gli sforzi di tutti».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it